QUASAR #27-29
CAPITAN MARVEL
#10-11
DI DEI E D’ALTRO
Introduzione
Eccoci arrivati al punto di svolta delle due serie, che in
via del tutto eccezionale saranno fuse per formare un’unica saga cosmica. Per
Quasar, “Di Dei e D’altro” rappresenta la fine della Fase Uno, dopo la quale
ricomincerà virtualmente da zero. Per Capitan Marvel, invece, è il gran finale
di una storia iniziata con il numero 4, e che ha visto Frost come nemico numero
uno.
Se non conoscete minimamente Quasar e il suo mondo…nessun
problema, perché saranno i personaggi stessi ad introdursi a mano a mano che la
storia procede; oltretutto, il primo numero di questa Ultimate Edition segna la
prima apparizione di un nuovo membro del cast, l’affascinante Nuvola.
Stesso discorso per chi non fosse familiare con Capitan
Marvel, o con i piani di Frost.
Detto questo, non vi resta altro che continuare a leggere e
sperare di sopravvivere !
QUASAR #27
ES
In my mind I must
overcome the need to define
the solitary silence of a faceless crime
(Puretone, “Addicted to bass”)
Riassunto
Recatisi
a Los Angeles per ritrovare Molecola, Quasar e Makkari si sono imbattuti in uno
strano virus senziente che ha eluso ogni loro tentativo di indagine.
Identificando con l’aiuto di Epoch un collegamento con un lontano pianeta, si
sono recati là per indagare…solo per scoprire che non si trattava di un
pianeta, ma di una parte del cadavere di Eon, “coltivato” in qualche modo dai
Celestiali. Dopo aver liberato gli Uni-Cervelli intrappolati là ed aver
distrutto il pianeta, resta l’interrogativo su cosa stessero facendo i
Celestiali e a quali conseguenze questo possa portare…
Owen
Reece sta letteralmente camminando nel nulla. I suoi poteri creano attorno a
lui un’atmosfera respirabile e la riciclano continuamente, regolano la
pressione (o meglio, in questo caso, la creano) ed in generale provvedono alla
sua sopravvivenza… a volte è utile controllare mentalmente tutte le molecole, o
crearle in questo caso.
Davanti
a lui una distesa di luce riflessa che si estende fino a dove l’occhio può
arrivare. Ora l’aria creata dai suoi poteri si sta mescolando all’idrogeno e
all’elio della nebulosa di cui ha appena toccato i confini. Questa parte della
nebulosa è abbastanza densa da trasmettere i suoni, sebbene non con
l’efficienza dell’atmosfera terrestre.
-Vengo
dalla Terra. Desidero parlarti.
Nessuna
risposta. La frase viene ripetuta con un tono di voce più alto, senza risposta.
-Non ho
intenzione di farti del male ! Voglio solo farti una proposta…so che puoi
capirmi !
Il gas
si aggrega e si muove secondo curve prestabilite, generando onde sonore. La
voce che risponde è indescrivibile.
-Se
sei un essere fisico, come fai a sopravvivere nello spazio ?
-Hhmmm…controllando
l’ambiente intorno a me con i miei poteri.
-Poteri
? Sei un super-eroe ?
-Beh…una
volta avrei risposto subito di no, ma c’è chi lo pensa adesso, suppongo. Anche
se devo ancora provarlo, ma penso… penso di potercela fare. Perché sai, io
finora non…
-“Sì”
era sufficiente.
-Oh.
Scusa. Generalmente non blatero tanto, ma quando sono nervoso inizio a parlare
continuamente ! Quando sono terrorizzato invece non dico una parola…
-Parlavi
di una proposta…
-Oh sì,
scusa. So che sembrerà assurdo ma…beh io sto parlando con una nebulosa
senziente…Un’entità cosmica crede che tu possa…ehm…aiutarla a proteggere
l’universo.
-Una
parte di me ha incontrato entità cosmiche…non ho gradito particolarmente
l’esperienza.
-Sì,
Epoch mi ha detto…o meglio mi ha fatto dire dal suo segretario…questo tizio
pazzesco con un occhio gigante al posto della testa…Insomma, so che non sei più
come eri prima.
-Sembri
notevolmente a disagio, da quanto ricordo dell’atteggiamento standard degli
umani. Desideri che assuma una forma fisica umana ? Lo facevo spesso, un tempo.
-Penso
che mi faciliteresti molto le cose.
Tirò uno
strano vento, mentre i gas si addensavano in una forma dai chiari tratti
femminili. I sensi di Molecola avvertirono un mutamento a livello molecolare estremamente
rapido.
Entro
trenta secondi, in mezzo al vuoto c’era una ragazza sui vent’anni, bionda. E
completamente nuda.
Molecola
voltò lo sguardo, imbarazzatissimo, e balbettò qualcosa di incomprensibile.
-Questa
forma ti turba forse più della precedente ?
-Cosa ?
No…è solo che…
-Se ti
può facilitare le cose, in passato ho assunto anche una forma maschile simile.
-No !
Non è questo il problema…insomma, non potresti crearti anche dei vestiti ?
-Ora
ricordo…per la tua specie è disdicevole mostrare certe parti del corpo.
Rimedierò…ricordo la soluzione che adottavo.
Le sue
mani si mossero delicatamente lasciando fuoriuscire due nuvolette bianche. Una
di esse le circondò il bacino e l’altra le coprì il seno.
-Meglio
?
-Decisamente.
Ora vogliamo parlare della proposta…ehm…come posso chiamarti ?
-Ero
conosciuta come Nuvola, tra i terrestri.
La Zona
Quantica. La struttura costruita recentemente da Quasar come base per la difesa
dell’Universo…più precisamente, la sala centrale.
-Come ti
sembra ?
-Spettacolare,
Quaze…ma non vorrei passarci troppo tempo, se capisci cosa intendo.
Una
cupola di almeno venti metri di diametro sormontava una stanza occupata quasi
esclusivamente da un lungo tavolo rettangolare con una quindicina di sedie.
-Allora,
questo sarebbe il Tavolo delle Riunioni ?
-Non
siamo alla Base dei Vendicatori, Makkari. Ho costruito questa struttura per
tenerci eventuali prigionieri o armi o qualunque altra cosa non vogliamo faccia
troppi casini.
-L’idea
di portare qui gli Uni-Cervelli rapiti dai Celestiali prima di riportarli alle
loro case è stata geniale, Q-Z. Ma che ce ne facciamo di tutto il resto dello
spazio ? O più precisamente…a che diavolo serve questa stanza !?
-Non
so…credevo potesse servire. Sai…per fare piani e cose del genere. Vedi quella
sfera al centro del tavolo ? Epoch può collegarsi da lì e parlare.
-Hmm…
-Che c’è
?
-Quasar,
come Protettore dell’Universo saprai anche il fatto tuo, ma come arredatore fai
semplicemente schifo.
-Scommetto
che hai anche incontrato i più grandi decoratori d’interni della storia umana…
-Ma non
ti costa una quantità spropositata di energia e concentrazione, una struttura
come questa ?
-Non
cambiare argomento. Comunque la risposta è no…questa è energia quantica presa
dalla Zona stessa…non ho fatto altro che cambiarne la struttura, da energia
semplice a solida. Ma non sarebbe stato un problema neanche all’esterno…se non
è stato un problema creare tutte quelle stazioni di ricevimento nell’universo,
che vuoi che sia una base come questa ?
-Capisco.
Però tutto questo giallo mi darà alla testa.
-Mi
spiace…ho già reso il tutto più scuro dei miei soliti costrutti, ma il colore
naturale dell’energia quantica è il giallo. E qui c’è energia quantica
all’infinito, in tutte le direzioni !
-Potresti
farlo rotondo.
-Cosa ?
-Il tavolo.
Come la Tavola Rotonda…sarà banale, ma è un classico. E anche più pratico.
-Okay –
bastò un leggero movimento di mano per far scomparire il tavolo e farne
apparire uno rotondo.
-Ora
puoi mettere anche delle finestre ?
-Certo.
Ma sarebbero finestre che danno su una distesa di giallo.
-Niente
finestre. Allora, come battezziamo questo posto ? Il Presidio dei Protettori ?
La Base Quantica ? Il…
-Non ci
serve nessun nome…è solo un posto dove mettere le cose.
-Il
Ripostiglio Quantico ?
-E’
troppo pretendere che tu sia serio per un secondo ?
-Vuoi
che sia serio ? E va bene, una domanda seria. A che ci serve questo posto, se
solo tu puoi entrarci ?
-Ti
avevo anticipato. Sto studiando un sistema per fare entrare anche gli altri
nella Zona Quantica…ma ci vorrà tempo, mi sa.
-“Gli
altri”…finora siamo solo tu, io e Molecola. A proposito, dov’è adesso il nostro
gioviale amico ex-criminale ?
-Sta
reclutando un altro Protettore per conto di Epoch.
-Chi ?
-Non ne
ho idea…Mr.S ha fatto il misterioso. E di notizie di Epoch neanche a parlarne.
-Inizio
a capire perché ti sembra strana, ultimamente.
-Da una
parte non mi dispiace…voglio dire, per mesi ho avuto solo lei come unica
compagnia…ma ultimamente è cambiata. E’ diventata…arrogante.
-Epoch è
un’entità cosmica potenzialmente onnipotente e pressoché onnisciente,
incaricata di proteggere la vita dell’universo. Credo abbia i suoi buoni motivi
per essere arrogante, no ?
-Hmm…due
segnali dalle stazioni di ricezione. Qualcuno mi ha contattato nella Galassia
di Andromeda. Farò un salto…tu intanto torna sulla Terra, c’era un segnale
anche da lì.
-Peccato
che Molecola si stia perdendo tutto il divertimento…
-La sua
proposta non mi interessa, mr. Reece. Può tornare sul suo pianeta.
-Per
quale motivo, scusa ?
-Non ho
interesse a proteggere il resto dell’universo.
-E
cosa…ti interessa ? – “sono cambiato” pensò Molecola “una volta non avrei
aspettato un secondo per filarmela. Ma accidenti…se voglio che gli altri si
fidino e mi diano una possibilità dovrò pur fare qualcosa di utile…”
-Sono
una massa protostellare di gas ionizzato di 70 miliardi di chilometri, mr.
Reece. Tutto ciò che mi interessa è condensare la mia massa e trasformarmi in
una stella.
-Ci
vorranno migliaia…milioni di anni !
-Probabile.
-Nuvola,
Epoch mi ha detto che una volta eri con i Difensori…sei un’eroina ! Dovresti…
-Una
parte di me era Nuvola, sì. Ma era prima…della fusione.
-Una
stella nelle tue vicinanze è esplosa, destabilizzando un’altra nebulosa. Per
forza di gravità vi siete fusi, ed ora sei un essere diverso.
-Ci
dev’essere qualcosa di particolare in questa zona dell’universo. La Galassia
Nera non è molto lontana, in termini astronomici…una nebulosa oscura molto
estesa e misteriosa. La nebulosa che si è fusa con me non era ancora senziente,
ma stava sviluppando una coscienza di sé. L’evento è stato parecchio
traumatico…sono letteralmente un corpo astronomico diverso da quello che ero
prima. Voglio concentrarmi su me stessa, ora.
-Nuvola…capisco
quello che stai passando, in un certo senso. Anche io ho passato momenti
difficili…soprattutto dopo l’incidente che mi ha dato i poteri. Non ero molto a
posto neanche prima, ora lo so…Quando Marsha mi ha lasciato, per esempio, mi
sentivo distrutto. Ma l’ho superato, ed ho capito che la vita va avanti…e che
continuando a vivere si possono risolvere i problemi molto più facilmente che
non concentrandosi incessantemente su di essi.
-Quindi…dovrei
impegnarmi in altre attività, lasciando che siano gli eventi contingenti a
farmi comprendere la mia nuova situazione ?
-Esattamente.
E da quel che ho visto…credimi, non c’è niente che ti tenga occupato quanto
proteggere l’universo. Allora, che ne dici ? Dimostriamo a questi super-eroi
come ce la sappiamo cavare ?
“Quasar
doveva proprio avere fretta di andare su Andromeda, se non ha visto chi lo
chiamava” pensò Makkari, mentre controllava il complesso bracciale giallo che
portava al polso sinistro. L’aveva creato Quasar per tenersi in contatto e
controllare le comunicazioni…seguendo le istruzioni di Makkari stesso, genio
della meccanica a tempo perso.
Il
segnale era stato ricevuto dalla boa di segnalazione messa in orbita intorno
alla Terra, ma proveniva da un luogo ben noto: Oshkosh, Wisconsin. Il paese
natale di Quasar. Più precisamente il segnale era stato lanciato dalla madre di
Quasar, Lisa Vaughn.
Makkari
si fermò davanti a casa sua e stava per bussare, sperando che i vicini non
dicessero niente di un uomo in costume rosso che appare all’improvviso. Poi si
ricordò che tempo prima Quasar aveva deciso di non tenere più segreta la sua
identità, quindi forse non era poi così importante. Makkari bussò alla porta, e
dopo pochi minuti una donna di mezz’età gli aprì.
-Oh,
salve. Deve averti mandato mio figlio.
-C’è
qualche emergenza, signora Vaughn ?
-Mi chiami
pure Lisa, signor…Makkari, giusto ? Wendell mi ha parlato di lei. Non c’è
nessuna emergenza qui, ma…forse è meglio parlarne dentro.
Makkari
si accomodò in salotto, dando una veloce occhiata all’arredamento. Sì, Quasar
aveva preso dalla madre.
-Posso
offrirle qualcosa ?
-Grazie,
ma non ho bisogno di mangiare o di bere…anche se ogni tanto mi piace farlo.
Come ha fatto a contattarci, Lisa ?
-Wendell
mi aveva dato un segnalatore quando avevo il cancro. [1]
Deve essersi dimenticato di disattivarlo.
-O forse
voleva che restaste in contatto.
-Non
voglio farle perdere tempo, Makkari…
-A dire
la verità di tempo ne ho parecchio, ma suppongo sia urgente. Di che si tratta ?
-Di mia
figlia, Gayle. E’ scomparsa da tre giorni.
-Mi
perdoni Lisa, ma non mi sembra esattamente un lavoro da Protettore
dell’Universo…
-Me ne
rendo conto. La polizia ormai si è convinta che sia scappata di casa, ma
conosco mia figlia…le deve essere successo qualcosa.
-E visto
che Wendell è un super-eroe, lei teme che un qualche supercriminale l’abbia
rapita.
-O
peggio.
-Capisco.
Beh visto che suo figlio è occupato al momento, posso provare io a ritrovarla…
Schizzò
fuori dalla stanza e vi rientrò dopo neanche due secondi.
-Niente
da fare. Ho setacciato tutta la città da cima a fondo…niente. I poteri di Quaze
in effetti potrebbero essere utili, se il caso è di portata più ampia… lo
informerò – premette un pulsante sul bracciale – Quaze, mi senti ? Dove sei ?
Una voce
leggermente disturbata rispose:
-C’è
stata una catastrofe naturale su un pianeta, qui…ho messo in salvo i nativi ed
arginato la lava come meglio potevo. Credo di aver finito…ti serve una mano,
sulla Terra ?
-Forse
no, ma è meglio che tu venga…è una questione che ti riguarda.
-Sarò lì
entro un quarto d’ora.
Dopo una
veloce spiegazione e dopo aver rassicurato la madre, Quasar e Makkari volarono
a qualche migliaio di metri sopra Oshkosh.
-Quaze…scusa
la domanda, ma pensi che tua sorella sia davvero scappata di casa ?
-Chissà
? Con Gayle, tutto è possibile. Ma per tre giorni…non mi sembra da lei.
-Che
stai facendo ora ?
-Ho
memorizzato nelle Bande Quantiche la struttura genetica di Gayle, e cerco di
rintracciarla.
-Whoa…
-Generalmente
non sarei in grado di fare una cosa del genere…il mio campo è l’energia, non la
genetica. Ma ho dei dati estremamente dettagliati, e non è impossibile.
-Non
intendevo questo. Hai analizzato la struttura genetica di tua sorella !? Non ti
sembra un po’…ecco…uhm…strano ?
-E’ un
mondo strano, Makkari. A volte servono precauzioni strane.
-Non
parli molto di tua sorella.
-Ci
siamo un po’ persi di vista negli anni…prima il divorzio dei miei, poi il mio
addestramento allo SHIELD e la carriera da super-eroe…preferisco non pensare
troppo a quello che mi lascio alle spalle.
-Che
tipo è tua sorella ?
-Il tipo
che non ama prendersi troppo sul serio.
-L’esatto
contrario di te.
-Non sei
spiritoso.
-E’
carina ?
-Mak !
-E’
colpa mia se mi tieni sempre impegnato e non mi presenti mai nessuna ?
-In cosa
consisterebbe esattamente questo compito di Protettori dell’Universo ?
-A dire
la verità non ne ho proprio idea. Per essere precisi l’unico Protettore
dell’Universo è Quasar…noi siamo i suoi aiutanti, in un certo senso. Anche io
sono nuovo nel giro, quindi non so bene quali siano i nostri compiti.
-Allora
perché hai accettato di farne parte ?
-Perché
non mi restava altro.
-Io non
ho altro che me stessa. Ho impiegato migliaia di anni per diventare
senziente…in entrambe le mie parti…Non credi che l’interazione con gli esseri
umani possa diminuire questa consapevolezza ?
-Bella
domanda…dovresti chiederlo ad un esperto…uno psichiatra, o un filosofo…io sono
solo un ex-scienziato.
-Suppongo
che essere una Protettrice non sia particolarmente diverso dall’essere una
super-eroina.
-Credo
di no. Quasar è un super-eroe, in fin dei conti.
Nuvola
assunse una postura ufficiale, quasi come se si mettesse sull’attenti.
-Ho
deciso di accettare la sua offerta, mr. Reece…ho intenzione di unirmi a voi.
-Bene !
Ora non ci resta che andare. Ah…puoi separarti da…tutto questo ? – indicò
genericamente la nebulosa.
-Sì,
posso…anche se la mia coscienza seguirebbe questo corpo. Sarei poco…efficace.
-Questo
è un bel problema. Non puoi andare in giro come una nuvola di dimensioni
astronomiche.
-Ora ho
il completo controllo sulla mia struttura. Mr.Reece, i suoi poteri sono in
grado di proteggerla da un collasso gravitazionale ?
-Non ci
ho mai provato.
-Allora
stia indietro, la prego.
Molecola
levitò il più lontano possibile, mentre Nuvola apriva le braccia ed iniziava ad
assorbire il resto della nebulosa. Ad un osservatore esterno, sarebbe sembrato
come se un buco nero si fosse materializzato all’improvviso all’interno della
nebulosa. Ci volle quasi un’ora perché tutto il materiale si condensasse in un
unico punto, ma quando tutto fu finito nelle vicinanze non restò che il corpo
della ragazza, che volò verso Molecola. Non potevano parlare senza gas a
trasmettere i suoni…ma lei stava sorridendo. Molecola premette un paio di
pulsanti sul bracciale dorato che portava al polso…
Oshkosh,
Wisconsin. Le ricerche continuavano da un paio d’ore…
-Quaze,
perché stiamo qui ad analizzare tracce genetiche quando posso percorrere tutto
il paese in poche ore ?
-A meno
che tu non riesca ad andare alla velocità della luce, è praticamente
impossibile setacciare tutto il paese. E’ grande. E poi non è detto che
sia alla luce del sole.
-Credi
che qualche tuo nemico l’abbia rapita ?
-Non mi
viene in mente nessuno che possa farlo…e poi sono stato lontano dalla Terra per
mesi, sarebbe un po’ strana come vendetta non trovi ?
-Sarà…ehi,
perché non chiedi ad Epoch di…
-Con il
carattere che si ritrova ultimamente ? Dovrei sorbirmi una ramanzina sulle
responsabilità di un Protettore dell’Universo e credimi, mi tormento già
abbastanza da solo con queste cose.
-Potresti
chiedere ai Vendicatori o ai Fantastici Quattro…
-…di
ritrovare mia sorella che è finita chissà dove ? Andiamo Mak, un po’ di
pazienza. Hai più di quattromila anni, riuscirai ad aspettare qualche minuto !
-Sono un
Eterno, ma sai come mi annoio facilmente.
-Trovata
!
-Era ora
! Dove ?
-C’è una
chiara scia che porta dritta a New York.
-Perdonami
ma…in che senso ?
-Ho
individuato la traccia genetica che cercavo, che persiste in linea retta fino a
New York.
-Mi
stupisci, Marvel Man ! Non sapevo potessi fare una cosa del genere.
-Qualcuno
deve aver tarato la scia sulla frequenza che uso in questi casi. Considerando
che ho usato solo un paio di volte questo tipo di indagine, di cui solo una
sulla Terra…la cosa è senz’altro voluta, e non è il caso di sottovalutare un
tipo del genere.
-Il che
significa che qualcuno ha rapito tua sorella.
-Prossima
fermata New York !
-A chi
arriva primo ?
-Non
siamo un po’ troppo vecchi per certe cose ?
-E
allora ? Al via !
Cieli di
New York. Makkari fluttua a mezz’aria, in posa come se stesse mettendo i piedi
su una scrivania immaginaria.
-Sei in
ritardo !
-Spiritoso.
-Allora,
questa traccia genetica ?
-Ci siamo
quasi sopra…ecco, quel grattacielo.
-Secondo
me dovresti prenderti una casa qui…tanto ci torniamo regolarmente !
-Non è
una cattiva idea…sono stanco di dormire in bozzoli quantici e nella struttura.
Mak, ti rendi conto che mia sorella è stata rapita e che è in pericolo di vita,
e che io sto qui a fare battute e a perder tempo ?
-Ed oggi
non hai ancora nominato nessuna minaccia cosmica che ci pende sulle teste ! Chi
sei tu e che ne hai fatto di Quasar ?
-Più che
altro vorrei sapere che ne ho fatto di Wendell Vaughn…ma ora basta chiacchiere
!
Si
avvicinarono all’attico, ed osservarono dal vetro panoramico.
-Chiunque
sia si tratta bene.
-La
traccia porta soltanto qui…è una trappola, ovviamente. Ma non abbiamo
scelta…dobbiamo entrare.
Un
costrutto quantico tagliò il vetro con una precisione da fare invidia al
miglior ladro del mondo..
-Se
abbiamo sbagliato indirizzo mi scuserò più tardi.
-C’è
qualcosa di strano in questo posto…come un deja-vu…sento un’intelligenza molto
estesa, ma non la percepisco.
-Non capisco.
-Neanche
io. Ma c’era qualcosa qui, e forse è ancora vicina…si è solo spostata.
-La
porta si sta aprendo !
-Vi
stavo aspettando, signori – disse un uomo sulla trentina in giacca e cravatta
nere. Sorrideva – se volete seguirmi…
Quasar e
Makkari si scambiarono un’occhiata perplessa e lo seguirono.
-Mi
scusi, signore – chiese Quasar mettendogli una mano sulla spalla – chi è lei ?
-Mi
chiamo Frost. Sono stato io a rapire sua sorella – il sorriso si ampliò.
Due
manette di forza quantica gli imprigionarono all’istante le mani, il corridoio
fu chiuso da due campi di forza dello stesso tipo di energia e Quasar prese
Frost per la camicia.
-Perché
? Cosa le hai fatto ?
Frost si
tolse le manette con estrema calma.
-Volevo
portarti qui. Tua sorella sta bene, ed è in questo edificio. Se ci tieni a
lei…ed indubbiamente è così…non tentare trucchi strani.
-Chi sei
?
-Te l’ho
già detto, mi chiamo Frost. Sono un…imprenditore, in un certo senso.
-Come
hai fatto a toglierti quelle manette ?
-I tuoi
poteri quantici non hanno il minimo effetto su di me, Quasar. E neanche le sue
capacità da Eterno, signor Makkari.
-Come
fai a conoscerci ? Cosa vuoi da me ?
-Quante
domande, e così poco tempo. Vi conosco perché ho letto la vostra mente, e sto
decidendo se ucciderla o meno, mister Quasar.
Si
incamminò di nuovo, passando attraverso il campo come se non ci fosse.
-Che
cosa vuol dire ? Rispondi, Frost !
-Prego,
entrate in questa stanza – aprì una porta con fare galante, ma il solito
sorriso sadico sulla bocca.
Una volta
entrati, Quasar e Makkari videro una ragazza mora appesa al muro ai polsi e
alle caviglie; il muro sembrava aver mutato forma per trattenerla. Era svenuta.
-Gayle !
Cosa le hai fatto, Frost !?
-Ho
usato le mie conoscenze all’A.I.M per rapirla e portarla qui, creando una
traccia che ti facesse arrivare qui. Ora sta dormendo… sta dormendo da giorni,
a dire il vero. Tua sorella è proprio carina sai ? Un po’ acerba forse, ma…
-Piantala
di prendermi in giro e dimmi cosa è successo, oppure…
-Oppure
? Andiamo, questa voglio proprio sentirla…
-Oppure
ti pentirai di avermi provocato.
-Una
minaccia. Che originalità.
Quasar
sferrò un pugno, ma Frost lo bloccò all’istante con la mano. Iniziò a
stringere, e le ossa di Quasar iniziavano a risentirne. Makkari corse verso di
lui più veloce dell’occhio umano, ma gli occhi di Frost brillarono di luce
viola e Makkari si bloccò a mezz’aria.
-Ora che
abbiamo finito le presentazioni, è il caso di contrattare. D’accordo ?
-Tu…non…
Frost
strinse di più il pugno, e Quasar iniziò ad urlare di dolore. Poi lasciò la
mano.
-Lo
prendo come un sì.
-Posso
uccidere tua sorella in migliaia di modi che non immagini neanche, Quasar.
Posso ridurre in atomi il tuo amico e torturare la tua mente finché non sarai
più in grado di premere un interruttore. Quindi non provare nemmeno a pensare
di fare qualcosa.
-Non
riesco ad usare le Bande Quantiche…né a muovermi…
-Ho un
dono, Quasar. Beh non proprio un dono…me lo sono guadagnato. Ho la conoscenza
assoluta. Sei familiare con il concetto, no ? Conosco ogni cosa. Posso dirti
chi era il tuo compagno di banco in prima elementare, se mi va. Oltre alla
conoscenza ho anche altri doni, però…non pensare neanche che io te li riveli.
Tanto tra non molto ti ucciderò, probabilmente.
-Vuoi
smetterla di blaterare ed arrivare al punto ?
-Ma
certo. Scusa la mia mancanza di ospitalità, ma l’unica persona con cui parlo da
qualche tempo non ha la minima idea di cosa sia una battuta…inoltre, mi è
rimasta poca pazienza.
-Quaze,
conosci questo tizio ?
-La
conversazione è tra me ed il signor Vaughn, se non le dispiace – schioccò le
dita e Makkari cadde a peso morto. Quasar continuava a non potersi muovere.
-Non
preoccuparti, è ancora vivo…è solo incosciente. Cosa stavo dicendo ? Ah sì…Vedi
neanche la conoscenza assoluta è sufficiente, quando si fanno piani ambiziosi.
Ed io ne ho parecchi in atto, in questo momento.
-Per
fare cosa ?
-Voglio
altro potere…molto, molto di più. Vedi, le mie visioni mi hanno guidato verso
Capitan Marvel, ed ho speso davvero un sacco di energie per quel piano. Anche
tenere qui te non è uno scherzo…quei gingilli che hai ai polsi sono una gran
cosa, eh? Continuano a contrastarmi anche adesso. Per questo le voglio.
-Tutto
questo casino per avere le Bande Quantiche ? Sei senza dubbio il nemico più pianificatore
che abbia incontrato.
-Paragonato
a Maelstrom, Thanos e Kronos ? Ne sono lusingato.
-Stai
usando dei poteri magici, non è così ? Non ho controllo sulle tue energie, non
c’è altra spiegazione.
-Poteri sovrannaturali,
scientifici, metafisici, divini…c’è davvero una differenza, o sono solo molte
facce della stessa, complessa medaglia ?
-Devo
prenderlo come un sì ?
-Fai
come ti pare. Ora togliti quelle Bande, da bravo…
-Non sei
così bravo come pensi, nel leggere le menti. Le Bande Quantiche non possono
essere rimosse fino alla mia morte.
-Allora
ti ucciderò…mi basta fermare il tuo cuore. Sarà sufficiente.
-Solo
chi ne è degno può usarle.
-A meno
che non sia in grado di alterarle a suo piacimento.
Quasar
deglutì. Era sicuro che Frost stesse bluffando…ma non del tutto.
-Se vuoi
uccidermi, fallo. Piantala di temporeggiare, cosa vuoi dimostrare ? Di essere
potente e temuto ?
-Non mi
servono queste cose.
-Allora
non cercarle ! Uccidimi pure, Frost…credi che le Bande Quantiche ti renderanno
più potente ? Epoch avvertirà subito la mia morte, ed avviserà tutti i
super-eroi del pianeta…dell’universo forse ! Non durerai un minuto, credimi.
-Epoch,
eh ? Non sono ancora al suo livello. E la conosco molto poco. Forse sono stato
avventato…dovrei permetterti la partecipazione alla prossima lotta, dopotutto.
-Di che
parli ?
-Conoscenza
assoluta. Del passato, del presente e del futuro, anche se il futuro è molto
complesso da apprendere. Hhhmm… sai una cosa ? Ho perso abbastanza tempo. Vedi,
gli avvenimenti futuri devono accadere secondo una scaletta molto precisa, o
non avrò gli effetti che desidero. Credevo che la tua visita al cadavere di Eon
bastasse, ma hai ancora qualcosina da fare.
-Cosa
hai a che fare con i Celestiali ?
-Con
loro nulla. Con ciò che sta per succedere, tutto. Non dovevo neanche
cominciare, forse…sapevo come sarebbe andata a finire. Ma volevo cambiare il
finale…non hai idea di quanto sia frustrante sapere ogni cosa !
-Dannazione,
Frost ! Stiamo parlando a vanvera da troppo ! Che hai intenzione di fare ?
-Sono
come il regista di uno spettacolo teatrale, Quasar. Il mondo è il mio
palcoscenico, voi siete gli attori, e tutto ciò che voglio è incassare i soldi
pagati dal pubblico. Diciamo che queste erano le prove.
-Cosa…stai
facendo…adesso ?
-Entro
nella tua mente e cancello questo incontro. Non te lo aspettavi, vero ? Dovevo
tentare di ucciderti, di conquistare il mondo…qualunque cosa, eh ? Invece no.
Lo spettacolo si chiude con un nulla di fatto, con tu che fai visita a tua
madre e non ricordi niente della mia esistenza.
Frost
schioccò le dita e la realtà non ebbe senso per un singolo istante. Era
sufficiente per cancellare tutto.
Poche
ore prima, ad Oshkosh, Quasar lasciava la sua vecchia casa, salutando la madre
e la sorella mentre decollava.
-Un cent
per i tuoi pensieri, Quaze.
-Non
riesco a fare a meno di scacciare una strana sensazione…
-Anch’io,
sai ? Mi sento il cervello intorpidito.
-Forse
non è niente ma…non possiamo sottovalutare niente, nel nostro lavoro. Epoch,
riesci a sentirmi ?
-Ti
sento, Quasar – gli rispose l’entità.
-Finalmente
riesco a trovarti ! Ep, ho un presentimento. Rilevi qualcosa di strano nel mio
cervello o in quello di Makkari ?
-No,
niente di anormale. C’è qualche problema ?
-Forse è
solo stress.
-Molecola
è alla base con la nuova Protettrice. Recatevi lì per incontrarla.
-Ok.
Quasar, chiudo.
-Protettrice
? Le cose si fanno interessanti…
Pochi
istanti dopo, nell’Eon-verso, Mr.S si avvicina ad Epoch.
[Epoch,
tu hai percepito l’alterazione della realtà creata da Frost. Perché…]
-Purtroppo
alcuni avvenimenti non possono essere rimandati, §§>§. Ho cose più
importanti a cui pensare, in questo momento… torna ai compiti che ti ho
assegnato.
[Come
desideri] – “disse” empaticamente, mentre tornava alle sue mansioni.
{Stiamo
arrivando ad un punto cruciale} pensò Mr.S {La mia missione inizierà presto.
Spero soltanto di esserne all’altezza…}
Quella
stessa sera, in quello stesso anonimo attico nello stesso anonimo grattacielo
di New York. Frost entrò nella stanza dove il suo misterioso alleato dimorava
da troppo tempo, ormai.
-Ti sono
mancato ?
-E' stato pericoloso. E' difficile coprire l'uso dei tuoi poteri
a questa portata. Non li controlli del tutto.
-Non ha
importanza. E’ arrivato il momento di farti uscire dalla gabbia, amico mio.
-Finalmente avrò la mia vendetta, allora...l'interminabile attesa
è finita.
-Sono
stati solo pochi mesi…oh certo, dimenticavo. Non sei abituato a vedere il tempo
su un pianeta, vero ?
-Sono stanco delle tue chiacchiere irrilevanti, Frost. Stanco di
questa palla di fango, stanco di limitarmi. I Celestiali stanno per attaccarmi,
e questa propaggine che mantengo sulla Terra sta iniziando a costare troppa
energia.
-Andiamo,
puoi farcela. Tra poco ti farò divorare Los Angeles, cosa vuoi di più ?
-La Terra.
-Beh, si
può fare.
-Che cerchino pure di distruggermi...divorerò la Terra e ne farò
un nuovo me stesso, e non potranno fare più niente. Sradicherò l'infestazione
che opprime i miei potenziali fratelli planetari.
-Mi
mancherà il caro vecchio pianeta azzurro…hai trovato la tua anima gemella
infine, Ego ?
-Il tempo delle parole è finito. E' arrivato il momento di agire.
-Come
controbattere ad un Pianeta Vivente ? Qua i tentacoli, socio !
Continua…
Note
Diamo il
benvenuto a Nuvola, nuovo membro del cast regolare. Nel caso non la conosciate
e ne vogliate sapere (o vedere) qualcosa di più date un’occhiata qui , ma
sappiate che terrò conto delle sue precedenti apparizioni fino ad un certo
punto…Sarà un personaggio praticamente nuovo, all’altezza delle sue origini
“astronomiche”… non si limiterà di sicuro a trasformarsi in una nuvola !
Vi
ricordo infine che l’apparizione di Frost è successiva al #8 di Villains.
[1] in numeri inediti della serie americana di Quasar
QUASAR #28
Di Dei e d’altro
Parte 1: EGO
Il principio della saggezza
è chiamare le cose con il loro nome
(proverbio cinese)
La Zona Quantica, dove Quasar ha recentemente
costruito una base per il suo lavoro di Protettore dell’Universo.
Porta con sé il fido amico
Makkari, Uomo Più Veloce della Terra nonché Eterno, attraverso un Salto
Quantico.
Una volta entrato nella struttura,
per prima cosa controlla gli Uni-Cervelli che sta “ospitando” in attesa di
ritrovare le loro case; dopodiché si reca nella sala centrale, dove lo aspetta
Molecola con la loro nuova compagna di squadra, nonché Mr. S, l’alieno
segretario personale di Epoch.
-Piacere di fare la tua conoscenza,
Quasar – dice la ragazza bionda, completamente nuda e coperta solo da nuvole
bianche nei punti più…sensibili alla morale terrestre – Il mio nome è Nuvola.
Quasar si avvicina per stringerle
la mano e ricambiare il saluto, ma è battuto in anticipo da Makkari che si
piazza immediatamente di fianco a lei, una mano sulle spalle.
-Non credo che ci abbiano ancora
presentati, mia cara. Il mio nome è Makkari, degli Eterni di Olympia. Dove
l’hai scovata, Molecola ?
-Ai confini più esterni della
galassia. A dire la verità è stata Epoch a trovarla.
-Mi rimangio tutto quello che ho
detto sulla tua protetta, Quasar…la sua Coscienza Cosmica funziona alla
perfezione. Da quale pianeta vieni, Nuvola ?
-Da nessuno. Sono una massa
protostellare di gas ionizzato, Makkari degli Eterni di Olympia.
-Solo Makkari, per gli amici…
-Molecola non è stato
particolarmente chiaro riguardo i termini del nostro lavoro come Protettori,
Quasar. Speravo che tu potessi darmi delle spiegazioni.
-Vorrei tanto Nuvola, ma ho questo
compito da anni ormai e devo ancora capire cosa debba fare esattamente un
Protettore dell’Universo.
-“Nuvola” non è un po’ limitante
come nome, per una nebulosa ? Potresti farti chiamare “Nebula”…
-Non credo sia la scelta migliore,
Mak [1].
Dimmi, Nuvola…ecco…tu sei una nebulosa senziente, se ho capito bene…
-E’ esatto.
-Cosa sai fare ?
-In che senso ?
-Insomma, quali sono i tuoi
poteri. Devo saperlo se ho bisogno di contare su di te in una battaglia.
-Prima della mia trasformazione
ero solo in grado di trasformarmi in una nuvola e di emettere scariche
elettriche molto limitate. Ora…suppongo non ci siano molti limiti a ciò che
posso fare. Posso richiamare a piacimento il resto della mia massa dalla
micro-dimensione che coesiste con questo corpo, e controllarla atomo per atomo.
-Hhhmmm…non è proprio il massimo
come informazione, ma ci lavoreremo sopra. Mak, falle fare un giro della
struttura. Mr. S, vorrei parlare con Epoch.
[E’ molto impegnata] “disse”
l’alieno con un enorme occhio al posto della testa.
-Fammi parlare con lei, S.
[Chiederò il suo permesso] digitò
qualcosa sull’apparecchio portatile che aveva sempre con se [Ha acconsentito.]
Al centro della stanza apparve
un’immagine di Epoch, sospesa a mezz’aria. Dalla conformazione aliena del suo
volto era impossibile dedurre un qualsiasi stato d’animo.
-C’è qualche problema, Quasar ?
-Vorrei farti alcune domande su
Nuvola.
-Essa è perfettamente in grado di
aiutarti nei tuoi compiti di Protettore dell’Universo, limitando la mia
attenzione ai tuoi casi.
-Aspetta…stai dicendo che l’hai
nominata mia alleata per non sprecare il tuo tempo con me !?
-La Coscienza Cosmica mi mostra
chiaramente che è adatta.
-Lo sai che neanche la Coscienza
Cosmica è infallibile, Eppy.
-Sai che preferisco essere
chiamata Epoch, Quasar. Potrai metterla all’opera presto…sento qualcosa di
strano nella città terrestre di Los Angeles.
-A proposito, volevo chiederti…-
l’immagine scomparve improvvisamente – L’equivalente cosmico di sbattere il
telefono in faccia, eh ? Ho idea che io ed Epoch dovremo farci una luuuunga
chiacchierata, prima o poi…
-Quasar, mi è sembrato di sentire
Epoch parlare di Los Angeles…- chiese timidamente Molecola.
-Sì, ma non è stata per niente
chiara. Anche se immagino avrà a che fare con quel fenomeno su cui abbiamo
investigato.
-Torniamo sulla Terra, quindi ?
-Sì. Mi chiedevo, Molecola…o
preferisci che ti chiami per nome ?
-No…Molecola va benissimo, Quasar.
-Beh io sono Wendell, se
preferissi un nome meno formale. Non sono abituato a fare il capo…imparerò
strada facendo, spero. Senti…è da un po’ che mi chiedo se esiste un sistema per
far andare e venire anche voi dalla Zona Quantica.
-Per me non c’è problema, sono
diventato abbastanza esperto con i viaggi dimensionali. Ho anche programmato il
bracciale per ricevere il radiofaro che hai installato nella struttura.per
poterla rintracciare più facilmente. Credo che Nuvola sia in grado di fare lo
stesso, con un po’ di pratica.
-Non ho avuto il tempo di dirtelo,
Molecola, ma hai superato le mie aspettative.
-Cercherò di essere…all’altezza,
allora…
-Sarà meglio andare a Los Angeles,
adesso…mi dispiace per Makkari, ma dovrà rimandare la chiacchierata con Nuvola.
Los Angeles, California. Genis-Vell
è in piedi sopra il tetto dell’appartamento di Rick Jones, e sta cercando di
capire cosa non vada nella sua Coscienza Cosmica. Solo ieri è tornato da un
viaggio che gli ha rivelato non solo l’origine delle Nega-Bande, ma anche la
società degli Eterni Kree…cioè che si avvicina di più ad una eredità culturale
per lui. Ormai agisce in questa città da diverso tempo, e crede di conoscerla
bene. E’ facile, quando si ha un senso extra che ti rende pienamente
consapevole di ciò che ti circonda. Ora però, Los Angeles è…strana. Non trova
un termine migliore. E’ come se qualcosa riflettesse la sua Coscienza Cosmica,
rimandando segnali normali.
-Trovato niente ? – gli
chiede Rick Jones, l’uomo con cui è legato a livello molecolare, dalla Zona
Negativa.
-Niente di specifico, no.
-Posso sapere cosa stai
cercando, esattamente ? E’ da settimane che ti comporti in modo strano…continui
a dire che qualcosa non va. Ha a che fare con Frost ?
-Ha detto di avere la “conoscenza
assoluta”…e sappiamo che ha già aggirato a piacimento la Coscienza Cosmica.
Finchè riguardava solo lui era una cosa di relativa importanza, ma adesso sta
influenzando l’intera città. I suoi poteri stanno crescendo… per fortuna
l’hanno fatto anche i miei.
-Frost è il classico nemico che
gestisce tutto dietro le quinte, Marv. Vedrai, salterà fuori nello scontro
finale, dopo che gli avrai fatto saltare tutti i piani che ha architettato.
-Rick, a volte credo che tu abbia
troppa esperienza per il tuo stesso bene. Non solo non abbiamo sventato uno
solo dei suoi piani, ma non siamo nemmeno riusciti a capire il nesso !
-Senti, è inutile continuare a
concentrarsi se sai che non funziona. Direi che è ora di chiedere aiuto, non
trovi ?
-Contro una minaccia che non conosco ? Senza prove ?
-Non sarebbe certo la prima
volta.
-E chi hai intenzione di
contattare ?
-Non so, magari il dottor
Strange o…perché le Bande lampeggiano ?
-Qualcuno sta cercando di
contattarmi.
Genis si alzò in volo, per essere
abbastanza lontano dal palazzo, e poi partì a tutta velocità verso l’atmosfera
superiore.
Là incontrò due persone che
conosceva abbastanza bene, oltre a due sconosciuti: un uomo in costume rosso ed
una donna seminuda coperta di nuvole.
-Avrei dovuto riconoscere la tua
firma energetica, Quasar. Cosa vi porta qui ?
-Ci siamo imbattuti in uno strano
fenomeno a Los Angeles, ma tu non c’eri. Abbiamo seguito quella che sembrava
una falsa pista e siamo tornati per parlarne. Conosci già Molecola…questi sono
Makkari degli Eterni e Nuvola.
-Non bastavano gli Eterni
Kree…com’è che ultimamente incontri solo donne nude, Marv ?
-Siete…un gruppo ?
-Una specie. Diciamo che sono i
miei assistenti. C’è un posto un po’ più comodo dove possiamo parlare ?
-L’appartamento di Rick è proprio
qui sotto.
-Vedo già l’avviso di sfratto…
Il gruppo si fermò davanti
all’appartamento; Genis iniziò ad aprire una finestra, ma Molecola notò
qualcosa di diverso.
-Il buco nel muro non era diverso,
l’ultima volta ? Che è successo ?
-L’hanno riparato e poi un Eterno
Kree mi ci ha lanciato attraverso…lunga storia. [3]
“Eterno Kree ?” si domandò
Makkari.
-Potrei sistemarlo…
-Ci penseremo dopo. E’ una cosa
piuttosto urgente, Genis.
Il gruppo entrò attraverso il buco
e si sistemò come poteva; Makkari curiosò per tutto il tempo tra i souvenir del
mondo dei super-eroi di cui l’appartamento era pieno. Dopo una lunga e strana
spiegazione…
-Vediamo se ho capito
bene…Molecola ha scoperto una sorta di virus alieno in città, e seguendo la
traccia siete arrivati ad una parte del cadavere di Eon, su cui dei Celestiali
stavano facendo strani esperimenti ?
-In breve, sì.
-E neanche Epoch è riuscita a
capire di cosa trattasse ? Questo spiega perché la mia Coscienza Cosmica
limitata [2]
non è servita a niente !!! Sono settimane ormai che cerco di venire a capo di
questa strana sensazione. Ma se non ci riesce un essere praticamente
onnisciente come Epoch, abbiamo poche speranze…
-Io so di cosa si tratta.
Era stata Nuvola a parlare;
era seduta a gambe incrociate sul
divano, poco distante da Genis. Aveva cercato di non guardarla troppo, ma era
stato un tentativo davvero patetico.
-Come ?
-Questa città è infestata da
elementi che non si trovano in questa parte della Galassia, ma che io conosco
bene.
-Pensi di poter rintracciare la
fonte del segnale ?
-Quale segnale, Molecola ?
-Devo averlo tralasciato nel mio
resoconto…qualcosa comanda quei “virus”, da oltre il pianeta.
-Non sono in…sintonia…con
l’energia psichica. Se potessi avere accesso a quel tipo di…
-Rick, credi che sia possibile
usare le Nega-Bande ? Potremmo mettere in pratica quello che ci hanno detto sul
loro potenziale…
-Vorrei ricordarti che ci hanno
anche detto che si azionano oltre una certa soglia. Se le emissioni sono
impercettibili come sembra…
-Queste emissioni saranno anche
minuscole, ma se ho ragione Frost sta usando qualcosa di molto simile. E dati
gli effetti, deve essere diffuso su tutta la città…
-“Frost ?”- dissero all’unisono
Quasar e Makkari, che poi si guardarono incuriositi.
-Lo conoscete, per caso ?
-Non ricordo…ma ho la netta
sensazione di aver già sentito quel nome…
Nuvola si alzò in piedi e si
avvicinò a Genis, che si mise comodo sulla sedia, a disagio. Lei gli prese le
mani ed iniziò a guardare con grande interesse le Nega-Bande, accarezzandole.
-Non ho mai visto una
conformazione molecolare simile…sono meravigliose…
-Ehm…grazie…
-Marv ? Ehi, Marv ! Guarda che
la sua testa è più in alto di dove stai guardando tu !!! Marv ?
-Non sono io quello sposato.
-E’…è un male, essere sposati ? – chiese lei, come se
conoscesse il termine ma non ne ricordasse il significato.
-A volte sì e a volte no,
suppongo. Pensi…ehm…pensi che si possa intercettare questo…questo segnale ?
-Disse lui, cambiando
argomento…
-Avevi ragione…siamo in qualche
modo immersi in un campo psionico di grande potenza.
-Marv, non ti è sembrato di
sentire una chiave girare nella porta ?
La porta in effetti si aprì, e
dopo qualche secondo nella stanza arrivò Marlo, la moglie di Rick. Una delle
pochissime mogli che non si sorprende quando si trova in salotto tre
super-eroi, un ex super-criminale ed una donna praticamente nuda.
Quasar, Makkari e Molecola
accennano un brevissimo “Salve”, quasi comico data la situazione.
Genis si alza in piedi di scatto,
facendo cadere a terra Nuvola. Per fortuna il suo volto è coperto da un campo
stellato, o Marlo scoprirebbe che anche i Kree arrossiscono.
-Ehm…ciao Marlo…questi sono
Quasar, Makkari, Molecola e questa…questa è Nuvola.
-Scusate…dovrei parlare un attimo
con Capitan Marvel, e vi lascio al vostro lavoro – si avvicinò all’eroe e, poco
eroicamente, lo prese per un orecchio e lo portò nell’altra stanza. Gli altri
cercavano di far finta di niente, mentre Nuvola era molto confusa.
Dopo qualche veloce ramanzina sul
provarci con una ragazzina mezza nuda mentre Rick sta guardando, il gruppo uscì
dall’appartamento per salire sul tetto.
Un lavoro di squadra tra Makkari e
Nuvola raccolse tutta l’energia psionica accumulabile nelle Nega-Bande. Senza
successo.
-Niente da fare…bisogna superare
una certa soglia perché le Bande possano gestire un particolare tipo di
energia, e a quanto pare non lo stiamo facendo.
-Non è necessario – spiegò Nuvola
– ho trovato una debolissima traccia.
-Così all’improvviso ? Dopo tutta
questa ricerca ? Un po’ forzata come coincidenza – notò Quasar.
-Se ci vogliono in trappola, che
facciano pure. Ne ho abbastanza di questa attesa !!!
-Anche io. La traccia porta da
qualche parte, Nuvola ?
-Sì, non molto lontano dal luogo
in cui sono nata.
-Allora partiamo subito. Makkari,
Molecola, voi restate qui.
-Come sarebbe a dire !? – protestò
l’Eterno.
-C’è una potenziale minaccia,
abbastanza in gamba da aggirare le nostre indagini per settimane. Non voglio
che Los Angeles resti senza una protezione. I Vendicatori della Costa Ovest
sono fuori in missione…ho controllato mentre venivamo.
-Puoi lasciar qui Capitan Marvel.
-Molecola è stato il primo a
trovare quel…beh, qualunque cosa sia…e tu sei immune, a quanto sembra. E sei
più efficiente sulla Terra che nello spazio.
-Ma io non…
-Non voglio ordinartelo, Mak,
perché non sono veramente il capo. Ma è la soluzione migliore, non si tratta di
sminuire le tue capacità.
-D’accordo, resteremo.
Quasar, Capitan Marvel e Nuvola
volarono verso lo spazio esterno. Genis si avvicinò leggermente a Quasar per
parlargli (tramite onde radio, visto che nello spazio il suono non si
trasmette).
-Posso farti una
domanda…personale, Quasar ?
-Certo.
-Come riesci a stare in squadra
con Nuvola e a restare impassibile ?
-A dire la verità siamo in squadra
soltanto da oggi…ma comunque non credere che io non sia attratto dal suo
aspetto quanto te.
-Era così ovvio ?
-E non hai visto come si è
comportato Makkari. Diciamo soltanto che mi concentro sul lavoro, quando è
possibile.
-Vita solitaria quella da
Protettore, eh ?
-Congratulazioni per la
discrezione, Marv…
-A dire la verità…sì, lo è. Dovrei
staccare più spesso e rilassarmi.
-E’ strano…quando ci siamo
conosciuti non potevamo vederci, mentre adesso chiacchieriamo come vecchi
amici.
-Si cresce.
-Ho le coordinate galattiche,
Quasar. 849.174.21.37
-Basteranno un paio di secondi.
Quasar prese per mano Genis e
Nuvola, e fece un Salto Quantico per riapparire quasi dall’altra parte della
Galassia.
La prima cosa che lo colpì, al
loro arrivo, fu la totale mancanza di stelle.
-Che strano…non siamo ancora oltre
la Via Lattea. Qui dovrebbero esserci milioni di stelle.
-C’erano. Siamo all’interno della
cosiddetta Galassia Nera…a meno di cinquemila anni-luce dal luogo in cui sono
nata, in entrambe le mie nebulose originali.
-Galassia Nera…è stata distrutta
tempo fa dai Celestiali, non è così ? Non possono essere coinvolti solo per
caso.
-Come ha fatto una porzione così
ampia di spazio a scomparire senza che nessuno sulla Terra lo scoprisse ?
-La Galassia Nera non è visibile
dalla Terra, così come la nebulosa che ero un tempo. Il piano galattico ne
impedisce la visione. Ma anche se fossero state visibili, la loro luce impiega
migliaia di anni per arrivare sulla Terra…la vedreste ancora.
-Rilevi qualcosa, Quasar ? Con
così poca luce, le Nega-Bande non funzionano a massimo regime.
-Un oggetto di circa 6700 km di
diametro…un planetoide, forse…a pochi milioni di chilometri. Non c’è altro nel
raggio di svariati anni-luce, quindi suppongo sia quella la fonte.
New York, un anonimo attico in un
anonimo grattacielo. La solita stanza con vista panoramica, da cui in questo
momento si sta decidendo la sorte del pianeta. Frost sta sorseggiando del vino,
mentre l’essere alieno si agita; la sua materia di questo anti-corpo si sta
lentamente decomponendo.
-Stanno
arrivando, Frost...mi hanno individuato ! Avevi detto che non sarebbe successo
!
-Come avrei potuto prevederlo,
secondo te ?
-Hai detto di
avere la conoscenza assoluta ! Hai detto che niente ci avrebbe ostacolato !
-Sulla prima cosa hai ragione.
Sulla seconda…beh…ho mentito.
-Tu...osi...cercare
di ingannare me !? Il Pianeta Vivente, la più grande intelligenza di tutto l'infinito,
ciò che è stato la prima forma di vita e che sarà l'ultima !?
-Non ho “cercato” di ingannarti,
Ego. Ti ho fregato alla grande. Ma non preoccuparti…fa tutto parte del Piano A.
Ora passiamo alle cose serie…stai per diventare l’Alieno che Divorò Los
Angeles, vecchio mio.
Schioccò le dita e scomparve in un lampo di luce viola per riapparire
su di un palazzo a Los Angeles, con al suo fianco l’alieno.
-La strada per il potere assoluto comincia adesso, Ego. Puoi
concentrarti su due cose allo stesso tempo ?
-Prepara le tue
macchine, Frost...quei microbi moriranno facilmente.
-Merda – fu il commento di Quasar quando il pianeta fu in vista. Erano
ancora a centinaia di migliaia di chilometri di distanza, ma si vedeva già
chiaramente l’enorme volto di Ego, grande quanto un continente, ed i tentacoli
che si agitavano in tutte le direzioni.
-Ego !? Abbiamo contro il Pianeta Vivente !?!?
Questa è la prima volta in cui sono contento di dover stare in un’altra
dimensione !
-Quasar, non possiamo combattere contro Ego. Quell’essere è al livello
di Galactus…anzi, peggio. Galactus distrugge i pianeti per sopravvivere; Ego è…malvagio.
-Non ho intenzione di tornare
indietro dopo tutto questo. Ci abbiamo messo un’eternità ad arrivare a questo
punto, quindi tanto vale cominciare.
-Microbi
! - urlò Ego nella mente degli eroi, con
un’intensità tale da rischiare di danneggiare qualche neurone. Solo per muovere
quella bocca colossale (chissà per quale motivo lo faceva) era necessaria più
energia che per spostare l’Himalaya. Dai suoi occhi fuoriuscirono due raggi di
energia; Quasar si sbrigò a spostare i suoi alleati nello spazio tra i due
raggi, che era moltissimo date le dimensioni del volto.
-E se provassimo a chiedergli
cosa vuole ?
-Ho come l’impressione che non ci ascolterebbe. Quasar, sappiamo
entrambi che ad Ego basta un colpo di striscio per ucciderci; se andassimo
sulla superficie ? Sarà restio ad usare una tale forza su se stesso…
-Ottima idea, Marvel !
Il trio atterrò sulla superficie,
dall’altra parte rispetto alla faccia. Appena il tempo di prendere il fiato,
prima che il terreno fosse scosso da scosse sismiche proveniente da tutte le
direzioni. Il terreno, della stessa sostanza gelatinosa ma molto solida del
resto del pianeta, si condensò davanti a loro e creò un busto umanoide di oltre
mille metri d’altezza, il cui volto aveva le fattezze di Ego.
-Aspetta, Ego ! Vogliamo soltanto parlare !
-Non avete niente che possa
interessarmi !
I suoi pugni colpirono il terreno, aprendo un enorme crepaccio. Dal
corpo di Nuvola uscì un colpo energetico che squarciò a metà il petto del
simil-Ego, che cadde a pezzi.
-Come…
-Raffica di plasma.
-Non servirà a molto…tutto quello
che vediamo è Ego !
Il pianeta gli dette ragione: il
terreno mutò ancora forma, creando centinaia di milioni di anti-corpi
dall’aspetto umanoide, identici a quello che sulla Terra stava parlando con
Frost. Nello stesso istante si alzò un uragano, che colpiva solo quella
particolare zona, e si scatenò una tempesta come mai si è vista o si vedrà
sulla Terra.
-Nuvola, cerca di bloccare quei
fulmini ! Marvel, cerca di alzarti in volo !
Genis obbedì, anche se qualche
centinaio di anti-corpi gli rimase attaccato. Quasar creò due grandi cilindri e
fece fuoco con le Bande Quantiche: la massima energia disponibile, su tutto lo
spettro elettromagnetico ed anche un po’ oltre. Gli anticorpi furono spazzati
via, ridotti a frammenti molecolari…che Ego riassorbì all’istante. Genis si
liberò di alcuni anti-corpi; Quasar creò una corazza attorno a lui e la espanse
al massimo, respingendoli.
-Così non funziona, Quasar ! Non
possiamo combattere un numero infinito di attacchi da ogni direzione !!!
-Ego ! Sono Quasar, Protettore
dell’Universo ! Non siamo qui per farti del male, vogliamo solo delle
informazioni su un fenomeno che coinvolge la Terra !
Sul terreno si formò una faccia di
Ego, dall’espressione decisamente adirata: non riusciva più a
sopportarli. Era nel suo istinto respingere le infezioni, e non sopportava una
sconfitta o un ritardo. Quasar fu colpito all’improvviso da due raggi oculari,
e fece a malapena in tempo a creare uno scudo quantico per respingerli, con
estrema fatica.
Dall’aria si formarono centinaia
di minuscole mani, che afferrarono i polsi di Genis.
-Marv, attento !
-Ho un intero dannatissimo pianeta contro di me, Rick…non mi sei
d’aiuto, così ! Come è stato sconfitto Ego, in passato ?
-So
che Thor riuscì a superare il suo controllo sugli elementi atmosferici e
ferirlo…tutte le altre volte si è praticamente sconfitto da solo, a parte
quando fu coinvolto Galactus. Aspetta ! I FQ lo distrussero facendo esplodere
il suo cervello, al centro del pianeta !
-Grande. Come faccio a far esplodere un pianeta ?
Quasar si concentrò per un attimo, richiamando il pieno potere di tutte
e sette le gemme incastonate sulle Bande Quantiche.
Con grande sforzo, materializzò un martello pneumatico di forza
quantica e lo diresse verso Ego. Colpì il terreno, causando ad Ego il più
grande mal di testa della sua storia mentre penetrava attraverso il suo
mantello.
-Quasar, ho un’idea ! – gli urlò
Genis, mentre distruggeva le mani di Ego con un colpo fotonico.
-Sto cercando di spaccare a
metà un pianeta, Marvel !! Che sia importante !!!
Il dolore era tremendo; le Bande
Quantiche si stavano surriscaldando, ed i nervi erano al massimo della tensione
per la concentrazione che gli serviva.
-Dobbiamo andare al centro del
pianeta, per sconfiggere Ego !
-Sono al limite e riesco a
malapena a farmi notare da lui, Marvel !
-Ho avuto un’idea migliore,
Marv…vai nello spazio e portati dietro Nuvola !
Genis esitò per un po’. Non avrebbe mai lasciato un altro guerriero a
combattere da solo, fuggendo…ma era una battaglia persa, e salvare la pelle era
la cosa più importante.
Rick si spiegò durante il viaggio.
Una volta di fronte al volto spaventoso di Ego…
-Ascolta, Nuvola…puoi richiamare qui
tutta la tua massa stellare ?
-Sì.
-Bene. Voglio che tu lo faccia ed
attacchi Ego. Quando lui risponderà, io intercetterà l’attacco…va bene ?
-Non sono tenuta ad obbedirti…e non
ci tengo ad uccidere un essere così simile a me come Ego…ma credo che i miei
doveri come Protettrice mi obblighino a farlo. Stai indietro.
Nuvola allargò le braccia e dal
suo esile corpo, nel giro di un minuto, fuoriuscì gas con infinite gradazioni
di colore, in tutte le direzioni visibili, che circondò Ego. Lo spazio di un
sistema solare era ora occupato da una nebulosa ed un pianeta, che stavano per
scontrarsi.
-Cos'è questo ? Frost, non mi
avevi avvertito !
La nebulosa attaccò Ego, che sembrò colpito da un potente acido. Quasar
fece appena in tempo a nascondersi nella lava, che per Ego era sangue.
-Aaaarrgggghhh !!!
Ego rispose con un raggio oculare, ben più potente di quanto aveva
usato finora; sufficiente a spazzare via metà della nebulosa.
Genis si mise in messo ad uno dei
due raggi, mentre Nuvola spostò la sua massa per evitare l’altro.
Il colpo proiettò Genis indietro
di molti chilometri, ma sostenne il colpo fino a fermarsi; con un tale potere,
la soglia di attivazione delle Nega-Bande era ampiamente superato.
L’energia si raccolse in una
grande sfera davanti a lui, che si divise in due e fu lentamente assorbita
dalle Nega-Bande.
Poi Genis rilasciò l’energia in un
solo colpo di spaventosa potenza, diretto proprio nella bocca di Ego.
-SI’ ! Mangiati questo, pianeta
del c%&zo !
La superficie di Ego fu deturpata dall’esplosione dell’intera faccia;
frammenti di Ego fluttuavano nello spazio, mentre Nuvola concentrava di nuovo
tutta la sua massa in un corpo umano e Genis riprendeva fiato.
-Questa volta ce la siamo proprio vista brutta, eh Rick ?
-Immagino che adesso possiamo credere a quanto ci
hanno detto sul potere delle Nega-Bande.
-Abbiamo vinto ! Abbiamo vinto ! – Genis abbracciò Nuvola, che
continuava a guardare Ego.
-Abbiamo fallito.
-Cosa vuoi…oh, no…
Il volto di Ego si stava già ricostruendo: della lava colava nel
gigantesco cratere, che riprese la forma di un volto.
-Voi...voi microbi...mi avete ferito !
Attorno ai suoi occhi si accumulò sempre più energia cosmica, sempre di
più fino a quando non esplose in un altro raggio ottico. Non ci fu tempo per
bloccarlo, e Genis pensò che dopotutto era un buon giorno, per morire. Chiuse
gli occhi, e quando gli riaprì aveva una gigantesca mano di un metallo blu
davanti.
Non fu semplice capire subito di cosa si trattasse, da quella
prospettiva. Quando il gigante si spostò, fu chiaro che si trattava di un
Celestiale. E non di uno qualunque: Colui che E’ Sopra Tutti, il più potente
Celestiale di tutti.
-Non è possibile…ma in quanti hanno a che fare con questo
caso !? Era solo un virus sulla Terra, dannazione !
Da tutte le direzioni, a perdita
d’occhio, arrivavano dozzine su dozzine di Celestiali. Con le loro staffe,
bastoni e congegni incomprensibili attaccarono Ego su ogni fronte. Il Pianeta Vivente lanciava scariche
all’impazzata, afferrava Celestiali con i suoi tentacoli che venivano poi
regolarmente distrutti.
-No !
No ! Andatevene !
-Questa non è più una battaglia per occhi mortali, Rick…dobbiamo
andarcene di qui, e subito ! I Celestiali non scherzano !
-Dobbiamo recuperare Quasar,
prima.
-Giusto. Dovrei poterlo
localizzare…
A Los Angeles, intanto…
-Mi hanno
raggiunto prima che avessi i mezzi per distruggerli, Frost ! Non mi hai
consegnato il potere che mi avevi promesso !
-Non preoccuparti…questo è solo
un diversivo.
-Per il tuo
"diversivo" potrei anche...no, è inconcepibile. Io non posso cessare
di esistere.
-Finchè esisterà anche solo una
tua molecola la tua mente sarà intatta, lo sappiamo entrambi. E’ arrivato il
momento di iniziare l’assorbimento della Terra, Ego…le macchine del Pensatore
sono in funzione. Il brodo genetico derivato dai tuoi anti-corpi è in fermento.
Le mie risorse di alterazione della realtà sono al massimo della loro potenza. [4]
E’ il momento, Ego !
-Sì...è ora.
L’intera città tremò leggermente. Non che sia una novità a Los Angeles,
dati i terremoti. Ma raramente durante un terremoto dal terreno escono delle
specie di rampicanti alieni, che divorano tutta la materia che incontrano.
Makkari e Molecola capiscono
subito la situazione e si precipitano in strada per salvare i cittadini.
-Avrò assorbito
l'intera città tra due giorni, Frost. Una volta creata questo organo, questa
palla di fango che pretende di essere un pianeta cadrà entro una rivoluzione.
-Bene. Nel frattempo, come procede
la lotta con i Celestiali ?
-Sono Ego. Non
posso perdere.
-Sì certo, come no. In realtà io
so già come andrà a finire la battaglia, ma non voglio toglierti il
divertimento. L’importante è che assorbirai il pianeta.
“E che io assorbirò il tuo
potere, idiota” – aggiunse pensando.
-Noi due siamo proprio una bella
squadra, sai Ego ?
Genis ritornò al punto in cui
aveva lasciato Quasar, schivando giganti in armatura e tentacoli planetari
grazie alla Coscienza Cosmica. Il terreno era in continuo mutamento, ogni
minima risorsa di Ego era finalizzata alla battaglia.
Ritrovò Quasar bloccato da dei
tentacoli, che bruciò con relativa facilità dato il poco interesse che aveva
Ego.
Quasar era conciato piuttosto
male, dopo la batosta che aveva preso; aveva anche usato tutte le risorse delle
Bande Quantiche a sua disposizione.
-Tutto a posto, ora ?
-Per quanto possibile, sì. Chi sta
vincendo ?
-I Celestiali, a prima vista. Cosa
credi che vogliano da Ego ?
-Non ne ho la minima idea, ma deve
esserci una connessione con gli esperimenti che gli ho visto condurre di
recente. Questa situazione non mi piace per niente ! Uffff…una
volta tanto mi piacerebbe combattere un super-criminale da quattro soldi, o
almeno uno al mio livello…..
-Ti assicuro che non è poi questa
gran cosa.
-Aspetta…i Celestiali si stanno
ritirando ? Perché !?
-Ne è rimasto uno – fece notare
Nuvola, indicando un Celestiale dall’armatura rossa che fluttuava davanti al
volto di Ego.
-Quello è Arishem, il Giudice !
Sta per decidere se Ego merita di continuare ad esistere !
Il gigante allungò il braccio
destro, il pugno chiuso con solo il pollice fuori, in orizzontale. Pollice
verso avrebbe significato la totale distruzione del pianeta.
-Fai quello che devi, Arishem !
Non mi impedirete di sabotare i vostri piani e di superarvi !
-Ma di che sta parlando ?
Il pollice iniziò a muoversi verso
il basso, mentre Ego radunava le ultime risorse di energia cosmica negli occhi…
-Oh, meeeerda…
Le radici di questo crossover
risalgono addirittura a Capitan Marvel #2, con le azioni dietro le quinte di
Frost. Quelle che sembravano azioni isolate si sono rivelate parte di uno dei
tre piani di questo misterioso personaggio, di cui scoprirete le origini poco
dopo la conclusione del crossover.
Anche se è il principale, questo è
il secondo piano di Frost: il primo, il “Piano C”, si è sviluppato su
Villains e si è concluso con il #8.
[1] “Nebula” significa “nebulosa”
in inglese, ma è anche il nome della pirata spaziale incontrata da Quasar nel
#2
[2] Vi ricordo
che la relazione tra la Coscienza Cosmica di Genis e quella di Epoch è stata
spiegata in Capitan Marvel #3 (Marvel IT)
[3] Per la precisione, Capitan
Marvel #8-9 (Marvel IT)
[4] Per le
macchine del Pensatore, vedi Capitan Marvel #4. Per il “brodo genetico” di Ego,
il #6.
CAPITAN MARVEL
#10
Di Dei e d’altro
Parte 2: Piano “A”
“Los Angeles, California. Fareste
meglio a tornare un’altra volta”
Frost osservava i frutti dei mesi
di pianificazione, mentre dal suolo spuntavano gli inumani tentacoli di Ego.
Aveva scelto accuratamente il momento per colpire: i Vendicatori della Costa
Ovest erano altrove in missione e non erano reperibili, Capitan Marvel sarebbe
stato ucciso da lì a poco e non c’erano altri super-eroi nella zona in quel
periodo.
-Adoro i piani ben riusciti.
L’anti-corpo di Ego che era stato
per mesi in contatto con Frost si stava sciogliendo, per unirsi al resto della
sua massa.
Contattarlo era stata una delle
prime idee che Frost aveva avuto dopo essere diventato quello che è adesso. Una
volta imparato a controllare la “conoscenza assoluta” fu facile individuare
quella materia aliena e scoprire da che cosa si stesse rifugiando.
-Come ti senti, vecchio mio ?
-Le tue
macchine hanno adeguato la frequenza molecolare della città ad uno stato che
posso assorbire, ma ci vorrà del tempo. -
la “voce” di Ego era poderosa, e sembrava provenire da tutte le direzioni.
Per strada, Makkari correva alla
massima velocità possibile in un centro abitato, per togliere tutte le persone
dalle vicinanze dei tentacoli. Molecola cercava di distruggerli, nonostante il
suo controllo sui composti organici fosse impreciso.
-Ma non eri riuscito a spedire un
po’ di questi in orbita, l’ultima volta ? [1]
-Per qualche motivo ora non ci
riesco…Ego sembra fuso con il sottosuolo. Non posso rifarlo senza mandare nello
spazio anche la città !
-Abbiamo bisogno di aiuto, qui
– Makkari premette un pulsante sul bracciale di forza quantica creato da
Quasar, per mandargli un messaggio - Scommetto che si sta divertendo, mentre
noi siamo qui a sgobbare…
Nei meandri di ciò che un tempo
era la Galassia Nera, un gigante in armatura di quasi mille metri sta per
affrontare un intero pianeta. Arishem il Giudice, secondo per importanza tra
tutti i Celestiali, sta per giudicare indegno Ego e distruggerlo con il potere
della formula incastonata nella sua mano destra. Un attimo prima che il
giudizio sia completo, Ego rilascia tutta la sua energia in un singolo raggio
ottico contro il gigante.
Quasar si sta preparando ad
effettuare un Salto Quantico per portare se stesso ed i suoi alleati Capitan
Marvel e Nuvola il più lontano possibile, ma non ce n’è il tempo: il colpo
investe Arishem, e quel poco che riesce a passare oltre crea un’onda d’urto che
li scaraventa qualche migliaio di chilometri più in là.
Quasar si protegge come meglio può
con uno scudo di forza quantica, Capitan Marvel assorbe quello che può
dell’attacco e Nuvola si ritrasforma nella sua forma di plasma, per sopportare
meglio il colpo.
Passata la tempesta, Genis-Vell si
assicura della sopravvivenza dei suoi compagni ed osserva il riflesso di Rick
Jones nelle Nega-Bande.
-Tutto bene, Marv ?
-Un po’ sottosopra ma niente di
che, Rick. Ho tentato di analizzare il colpo con la Coscienza Cosmica e…andava
oltre ogni scala di misura che io conosca. Credi che il Celestiale sia
sopravvissuto ?
-Non ne so un granché di questi
tipi, ma da quello che mi hanno raccontato ho l’impressione che non lo abbia
nemmeno scalfito…
-Arishem è ancora vivo…sempre che
i Celestiali siano vivi come noi – disse Quasar guardando i dati che passavano
per le Bande Quantiche. Nuvola stava riprendendo la sua forma femminile, nel
frattempo.
-Ci sono molti meno Celestiali
che durante l’attacco, ma una dozzina sono ancora qui. Ed anche Ego.
Il Pianeta Vivente sembrava un po’
più piccolo da quella distanza, ma ancora terrificante. Sembrava che stesse
solo studiando Arishem, adesso. Le Bande Quantiche si misero a lampeggiare,
così come il polso di Nuvola su cui apparve un bracciale dorato.
-E’ Makkari…sta tentando di
contattarmi dalla Terra, ma qualcosa blocca il segnale.
Ego ruotò leggermente il suo asse,
spalancò gli occhi ed urlò, rilasciando un altro colpo:
-Uh…Marv, ho come l’impressione
che stia guardando dalla vostra parte, adesso…
-Siete molto
fastidiosi, microbi ! Questa battaglia non è per voi !
Arishem non si mosse, il giudizio
ancora inespresso. Quasar iniziò a formare uno scudo, ma Capitan Marvel vi si
mise davanti.
-Marv, che cavolo credi di fare
? Non ha funzionato l’ultima volta, ricordi ?
-Preferisco fallire un’altra volta
piuttosto che…
La frase fu spezzata dall’arrivo
di un Celestiale, che con una mano deviò il raggio e con l’altra sembrava dire
a Genis “stai fermo”. Non era un Celestialie qualsiasi, ma lo stesso che lo
aveva salvato prima: Colui Che E’ Sopra Tutti, capo dei Celestiali.
-Tu…cosa…perché…
-Se volevi impressionarlo devo
dire che ci sei riuscito, Marv.
-I Celestiali non parlano con i
mortali, Rick. Sarebbe comunque inutile.
-Proviamoci lo stesso – Quasar
volò verso la testa del gigante, se possibile ancora meno umana di quelle dei
suoi simili
-Ehm…Salve.
-Sicuro che non sia un tuo
parente, Marv ?
-Sono Quasar, il Protettore
dell’Universo. Non vogliamo intrometterci nella vostra guerra, o qualunque
altra cosa sia. Ma Ego sta cercando di fare qualcosa sulla Terra, e vorremmo
avere delle spiegazioni.
Il Celestiale blu e oro non
rispose.
-Okay, puoi anche non dirmi
niente. Posso chiedere a Epoch, e sai che lei può anche richiedere udienza al
Tribunale Vivente. Vedremo cosa ne pensa di questa infrazione alla sorta di
legge marziale che ha stabilito per le entità…
Colui Che E’ Sopra Tutti non
rispose, ma volò verso Ego.
-Non so se è una risposta o cosa,
gente, ma consiglio di seguirlo.
-Sono curiosa, Quasar…per quale
motivo siamo qui ? La nostra presenza non è un’infrazione alla “legge marziale”
?
-A dire la verità non ne ho idea,
Nuvola…anzi non sono neanche sicuro che valga per Ego, visto che non è
un’entità. Però uno scontro tra Ego e i Celestiali non promette nulla di
buono, specialmente se coinvolge la Terra.
-Non dovremmo tornare sulla Terra
per investigare, allora ?
-Sono sicuro che Makkari e
Molecola hanno la situazione sotto controllo.
-Dovresti farti dare uno di
quei bracciali, Marv…non mi dispiacerebbe sentire Marlo.
-Per farti dire che razza di idea
è stata farsi coinvolgere in tutto questo ?
L’appartamento di Rick Jones.
Marlo rientrò di corsa, chiudendo la porta alle sue spalle ed ansimando. Fuori
era un incubo:
le strade si erano trasformate in
una sorta di melma verde vivente, che aveva iniziato ad inghiottire le auto.
-Okay, questa è l’ultima goccia.
Domani mi trasferisco a Pittsburgh…
Dal buco nel muro che dava
all’esterno entrò un tentacolo, che sembrò guardarsi intorno. Marlo si spostò
con cautela, per non farsi vedere; il tentacolo si trasformò in una mano, che
si ancorà al pavimento.
-Capitan Marvel
è stato qui...
Sul dorso della mano si formò
un volto, che sembrava quello di un vecchio con la barba. La mano si spostò un
po’ in avanti, verso Marlo.
-Che cosa…che cosa sei ?
-Io sono...Ego.
-Io sono Marlo. Che
stai…facendo alla città ?
-La sto divorando.
-Perché ?
-E' una lunga
storia.
-Davvero ?
Mi…interesserebbe…saperla.
-Stai mentendo.
Sei terrorizzata da me.
-C-chi…io ? Figurati. Ho
conosciuto tipi più strani. Allora…che…che ci fai sulla Terra ?
-Ho spedito qui
un anti-corpo, mesi fa. Con la mia poderosa intelligenza, unica in tutto
l'universo, avvertii che...
“Beh, c’è un motivo se lo
chiamano Ego, dopotutto…speriamo che Rick avesse ragione, quando diceva che i
super-criminali amano parlare di sé !”
“Come ho fatto a farmi coinvolgere
in tutto questo ?” era il pensiero di Owen Reece, alias Molecola, mentre
constatava l’inutilità dei suoi poteri contro Ego.
“L’ultima volta che ho combattuto
a Los Angeles avevo deciso di non essere all’altezza del lavoro da super-eroe, mentre
adesso sto combattendo una minaccia ancora maggiore ! Chi me lo fa fare ?”
-Molecola, vieni a darmi una mano
qui ! – lo chiamò a gran voce Makkari, intento ad evacuare un palazzo che
iniziava a strabordare di materia aliena. Senza pensarci un attimo, Molecola
trasmutò l’aria in molecole di acciaio, modellando un enorme rastrello che
mosse mentalmente per spostare parte della materia extraterrestre. Può sembrare
stupido, ma funzionò: Makkari ebbe lo spazio che gli serviva per correre a
super-velocità e portare fuori tutti gli inquilini che non erano ancora
scappati.
“Forse ho un motivo per provarci,
in fin dei conti”.
-Va male – fu il commento di
Makkari, appoggiato tranquillamente al muro, gli stivali fumanti per l’attrito
– abbiamo contro un alieno impazzito che sta divorando una città; non possiamo
evacuarla tutta.
-Non è detto…potrei portare tutti
gli abitanti nel subspazio, mettendoli in animazione sospesa.
-Puoi davvero fare una cosa del
genere ?
-L’ho già fatto in passato.
-Forse è meglio aspettare.
-Aspettare ? Non ti conosco da
molto, Makkari, ma non immaginavo avresti mai detto una cosa del genere.
-Beh in mancanza di Quasar
suppongo di essere io a capo della squadra, no ? Ho millenni di esperienza nel
combattere i mostri.
-Quale squadra ? Siamo solo noi
due !
-In due…Aspetta…A sentire Capitan
Marvel, Ego è in combutta con qualcuno chiamato Frost. Se troviamo lui
scopriamo come sconfiggere Ego…ci scommetto la chitarra che mi ha regalato
Hendrix !
-Chi ?
-Sei proprio un nerd, Molecola…
Nella Galassia Nera, intanto, i
Celestiali orbitavano intorno ad Ego, che aveva ormai smesso di attaccarli con
i suoi enormi tentacoli. Anche Quasar, Capitan Marvel e Nuvola erano in orbita.
-Yaaawwwnnn…- sbadigliò
Rick Jones nella Zona Negativa.
-Ti annoi, Rick ?
-Quei tizi in armatura stanno
fissando Ego da venti minuti, Marv. Non doveva essere un’epica battaglia
cosmica, questa ? Che stanno facendo ?
-Quasar, rilevi un qualche
genere di attività da parte di Ego o dei Celestiali ?
-I loro valori sono fuori scala anche
quando non fanno niente, quindi non ne ho idea. Ma la situazione è sempre più
strana.
-Non puoi contattare Epoch e
chiederle se sa qualcosa ?
-Ultimamente Epoch non è proprio
il massimo dell’affidabilità, ma…tentar non nuoce. Mi senti, Epoch ? E non far
rispondere il tuo portavoce come sempre !
-Ti sento, mio Protettore –
rispose una voce inumana proveniente dalle Bande Quantiche.
“Strano, Epoch non mi ha mai
chiamato così. Era Eon a farlo…”
-Sei al corrente della mia
situazione ?
-Sì. Stai assistendo ad un
confronto tra Ego il Pianeta Vivente ed Arishem il Giudice.
-Il problema è che non stanno
facendo niente !
-Non è esatto. Stanno parlando.
-Parlando !? E di cosa ?
-Stanno discutendo il giudizio di
Arishem. Posso interpretare per voi le sue “parole”, se lo desideri…
-Sentiamo.
-...e di tutte
le vostre creazioni soltanto alcune hanno poi/Capitan Marvel è stato qui/Io
sono Ego/Frost l'assimilazione procede/La sto divorando/Aumento il tasso di
crescita dello zero zero cinque/La mia intromissione non è da considerarsi/E'
una lunga storia/Provate a sfidarmi e/Stai mentendo sei terrorizzata da me/Ho
spedito qui/Frost occupati della
-Non si capisce niente !
-Basta così, Epoch…Sembra quasi
che Ego stia facendo almeno quattro conversazioni in contemporanea.
-E’ così.
-Potevi dirmelo prima !
-Potevi chiedermelo.
-Non per interropervi, ma i
Celestiali stanno puntando le loro armi contro Ego !
-Quasar, guarda…i Celestiali
stanno puntando le loro armi contro Ego !
-Mai sentito parlare di diritto
d’autore, Marvl ?
-Ci converrà andarcene.
-Non è necessario – intervenne
Nuvola, che non diceva una parola da diverso tempo…non avendo niente da dire –
posso bloccare il colpo, se non è diretto a noi.
-Non accetterò ulteriori impedimenti alla mia opera, Arishem ! Voi non
potete fermarmi !
-Bene, allora restiamo qui.
Nuvola trasformò la sua massa allo
stato gassoso e circondò gli altri due, cambiando la propria conformazione
molecolare per proteggerli.
-E’ una mia impressione, Molecola,
o questa roba ha rallentato la sua crescita, per un attimo ?
-L’ho avvertito a livello
molecolare. Tu come hai fatto ?
-Sono abituato alle variazioni di
velocità. Possiamo usare la cosa a nostro vantaggio ?
-Non vedo come. Non puoi cercare
Frost a super-velocità ?
-Senza sapere che aspetto abbia ?
E poi non sono più sicuro che c’entri qualcosa.
-Signori, mi deludete.
Entrambi si girarono di scatto, e
videro un uomo sulla trentina in giacca e cravatta nere, incurante dei
tentacoli che strisciavano sotto i suoi piedi.
-Mr Reece…mr Makkari…un uccellino
particolarmente brutto mi ha fatto sapere che mi stavate cercando.
Molecola trasformò l’aria intorno
a lui in cloroformio, e Makkari lo aggirò per attaccarlo alle spalle. Incurante
del cloroformio, Frost afferrò al volo Makkari nonostante la sua velocità e lo
lanciò contro Molecola.
-Pivelli.
Makkari si riprese all’istante e
tornò all’attacco, ma si ritrovò improvvisamente senza peso e diretto verso il
cielo; Molecola trasformò il suo costume in piombo, facendolo ricadere a terra;
fece lo stesso con il vestito di Frost, che camminò verso di lui come se nulla
fosse.
-Lei ha un potere molto, molto
interessante, mr. Reece. Peccato non abbia l’originalità per usarlo a dovere.
-Ne ho abbastanza di te ! – urlò in
un insolito scatto d’ira, mentre costruiva una rete monomolecolare davanti a
Frost, sufficiente a tagliare qualsiasi cosa. Frost diventò immateriale e vi
passò attraverso.
Bastò colpire Molecola con un dito
per farlo cadere al tappeto; Makkari usò i suoi poteri mentali per
ritrasformare il suo costume in tessuto, e corse verso Frost…che si girò di
scatto, colpendolo con un pugno in faccia che gli fece perdere i sensi.
-Ed io ne ho abbastanza di
trattenermi. Dopo tutto il casino che abbiamo combinato, la mia presenza sarà
già stata rilevata da chi di dovere. Spero soltanto che la presenza di Ego li
faccia desistere. A proposito…Ego, come sta andando ?-
Sentì immediatamente che qualcosa
non andava, e si teleportò via dalla strada.
Riapparì nell’appartamento di Rick
Jones, proprio davanti al buco nel muro. Ego stava parlando con una giovane
donna dai capelli rossi, seduta su una sedia formata dalla materia stessa di
Ego.
-...ed il Dio del Tuono fuggì terrorizzato dalla mia superficie.
-Si può sapere che sta succedendo,
qui !?
-Non deve interessarti, Frost.
-Frost ? Lei è Frost…quel
Frost di cui mi ha parlato Rick ?
-Ne conosci altri ?
-Beh, a dire la verità…
-Ego, stai combattendo contro una razza
di dei spaziali, assimilando il pianeta e collaborando con me per impadronirci
del potere assoluto…e te ne stai qui a fare due chiacchiere con la prima
puttanella che trovi !?!?
-Ehi !
-Ho sopportato la tua
presunzione fino a quando ho avuto bisogno di te, Frost. Ma ora che i
Celestiali mi hanno scoperto non ho più bisogno dei tuoi poteri per mascherare
la mia presenza.
-Ah davvero ? Prova un po’ a
ripetermelo tra trenta secondi Ego. Vedi, ho dimenticato di dirti una cosa
delle mie visioni…
Nella Galassia Nera, i Celestiali
puntarono le loro incomprensibili armi contro Ego, rilasciando energia di tutti
i tipi esistenti; Ego cercò di liberarsi, senza successo. Arishem mostrò il
pollice verso, e l’energia attorno alla sua mano aumentò vertiginosamente.
Senza alcun preavviso, cominciò:
l’energia si diffuse sul pianeta e livellò ogni superficie, per poi penetrare
all’interno, facendolo esplodere. Il bozzolo creato da Nuvola sopravvisse, ma
fu spostato qua e là per alcuni minuti, mentre l’energa era ancora libera. Gli
enormi asteroidi che rimasero si frantumarono ulteriormente, e di un antico
pianeta non rimaneva che polvere. Ego, il Pianeta Vivente, aveva cessato di
esistere…come corpo celeste, almeno.
-Aaaarrggghhh !
-…i Celestiali vincono.
La “mano” e la “sedia” si
sciolsero in una specie di melma viola; Marlo si alzò in piedi di scatto.
-Che gli stai facendo ?
-Io ? Niente. Ma qualcun altro ha
appena distrutto il Pianeta Vivente, ossia il 98% della materia di Ego non
esiste più.
-Rick…Capitan Marvel è…
-Ancora vivo, per ora. Eppure…non
è qui. Strano. Avevo previsto che Quasar lo trasportasse lontano dalla
battaglia. Qualcos’altro…qualcun altro…è intervenuto.
-Come fai a sapere di cose che
accadono dall’altra parte della galassia ? Sei una specie di veggente ?
-No, sono solo un imprenditore che
ha ricevuto la conoscenza assoluta ed il potenziale per il potere assoluto.
-E che è assolutamente pazzo.
-Un minuto fa stavi chiacchierando
con un alieno che vuole divorare Los Angeles. Mi perdonerai se non do molto
credito alla tua analisi.
-Non è...ancora finita, Frost. Posso ancora assimilare questo pianetucolo.
-Oh, ma io ci conto, vecchio
mio. Ci conto eccome !
Quasar e Capitan Marvel ripresero
lentamente i sensi, ancora nello spazio.
-Tutto a posto ? – chiese Nuvola,
ancora nella sua forma umana – avete perso conoscenza per un minuto e
quarantasette…
-Sto bene.
-A meraviglia, davvero. Che ne è
di Ego ?
-Distrutto dall’esplosione. I Celestiali
lo stanno analizzando.
A qualche chilometro, ma ben
visibile date le dimensioni, Gammenon utilizzò la sua staffa per raccogliere
gli ultimi frammenti di Ego, per poi passarli ad un altro Celestiale. Quasar
creò dei piccoli binocoli, molto più potenti di uno terrestre di dimensioni
simili.
-Cos’ha in mano ? Si direbbero…dei
frutti…
-Ho già visto quel Celestiale sul
cadavere di Eon. E quei frutti sono ciò che hanno “coltivato”. [2]
-Stanno manipolando geneticamente
quei frutti…aggiungendo il codice genetico di Ego.
-E tu come fai a saperlo, Nuvola ?
-Ho fatto qualcosa di analogo
creando questo corpo, ma a livelli neanche lontamente paragonabili.
-Ora abbiamo risposto al “cosa”.
La domanda ora è…”perché” ? Un altro esperimento ?
Sulla scena arrivò un Celestiale
dall’armatura rossa, che prese i frutti e li inserì in un apparecchio che aveva
sulla spalla.
Uno ad uno i Celestiali lasciarono
la Galassia Nera…ma solo il Celestiale Rosso andò dalla parte opposta.
-Propongo di seguirlo, gente.
-Uh…credo sia meglio che io torni
sulla Terra, Quasar. Los Angeles è la mia città e se c’è qualcosa che non
quadra…
-Mi farebbe comodo il tuo aiuto,
ma tutto sommato anche a LA. Ti riporterò indietro con un Salto Quantico e poi
tornerò qui. Nuvola, segui il Celestiale rosso nel frattempo.
Un veloce Salto Quantico dopo…
-Mi sorprendi, Marv. Ero sicuro
di dover litigare, per farti tornare indietro. E’ strano che tu…rinunci a una
battaglia…
-Non ho rinunciato a una
battaglia, Rick…ho solo riconosciuto la priorità.
-Ammettilo, LA sta iniziando a
piacerti.
-Beh…diciamo che mi piace
abbastanza da non volerla vedere distrutta.
-Il che è più di quanto possano
dire molti suoi abitanti…
Una volta sopra la città, non fu difficile
scoprire cosa fosse successo.
-Ego sta cercando di divorare Los
Angeles !
-Complimenti, Einstein.
-Hai deciso di smettere con
“Marv” ?
-No, era solo…un momento…hai
fatto una battuta, Marv !?
-Beh…sì. Com’era ?
-Penosa, ma se non altro è un
inizio…
Dopo un altro Salto Quantico,
Quasar si ritrovò in prossimità di un pianeta completamente deserto…ai margini
della Galassia Nera. Il segnale di Nuvola proveniva da lì. Non fu difficile
individuare le energie del Celestiale Rosso, ma una volta sul posto si accorse
che non era solo: c’erano altri tre Celestiali.
Atterrò con cautela vicino a
Nebula, che osservava la scena da una rupe. Su quel pianeta c’erano almeno
quarantacinque gradi sotto lo zero…eppure lei riusciva a stare nuda, coperta
solo da poche nuvolette.
-Che è successo ?
-Il Celestiale rosso ha
incontrato altri due Celestiali in orbita e sono scesi qui.
-Dove li aspettava quel
Celestiale blu scuro ?
-Esatttamente.
Il Celestiale Rosso estrasse i
frutti dal marchingegno con la mano sinistra. Passò la mano destra sopra di
loro, ed un qualche tipo di energia ne uscì, per poi legarsi intorno alla mano.
Poi avvicinò la mano al volto dell’unico Celestiale che non si era ancora
mosso, e l’energia entrò dentro il suo casco. Nei suoi occhi (o quello che c’era
dietro il casco) si accese molto lentamente una luce.
-Epoch, riesci a sentirmi ?
-Sì.
-Cosa sai dirmi di questi
Celestiali ?
-Non conosco i loro nomi e
funzioni. So però che il Celestiale rosso ha creato il Celestiale blu a partire
dalla Galassia Nera.
-Cioè !?
-Quello che ho detto. La
Galassia Nera è stata spazzata via per creare questo Celestiale della Galassia
Nera.
-Cosa ha a che fare questo con
i loro ultimi esperimenti ? E chi sono gli altri due ?
-Probabilmente assistenti di un
qualche tipo del Celestiale rosso. Quasar…avverto un grande scompenso nelle
energie del Celestiale della Galassia…
-Chiamiamolo Celestiale Nero.
Che intendi con “scompensi” ?
Intorno alle mani del
Celestiale Nero si concentrò sempre più energia cosmica, ed il gigante si sposò
come se stesse cercando di capire dove si trovasse. Poi guardò verso l’alto e
si udì un suono inaspettato.
-Sta…sta…ridendo ?
-Capitan Marvel sta tornando, Frost.
-Cosa !? Dovrebbe essere ancora
nella Galassia Nera !
-Ah ! Lo sapevo che avrebbe trovato
il modo di fregarvi…così imparate a mettervi contro uno con la Coscienza
Cosmica !
-Mi hai ingannato per l'ultima volta, Frost...
-Non capisco come sia successo
!
La melma viola si trasformò in
una forma umanoide, che scattò verso Frost; Marlo lo schivò per un soffio.
-Fermati, idiota ! Siamo
alleati, ricordi ?
-Io sono Ego. Non posso avere alleati. Io sono tutto.
-Lo eri.
Gli occhi di Frost brillarono
di luce viola, e sulla sua fronte sembrò apparire per un istante una specie di
gioiello. Attorno a lui la realtà perse di qualunque significato per un
istante; era impossibile vedere cosa stesse succedendo, mentre tutte le leggi
della prospettiva impazzivano. Quando tutto finì…un periodo di tempo
incomprensibile dopo…l’umanoide di Ego era a terra.
-Riesci…a combattere contro un
tipo così !? Ma chi sei ?
-Sono Frost.
-Non sopravvalutarti, Frost ! Tu non sei altro che un uomo...mentre io
sono un pianeta !
-Tu eri un pianeta, ora
sei solo una massa di vomito spaziale che imperversa per le strade di Los Angeles.
Ego schizzò addosso a Frost,
avvolgendolo completamente e tentando di divorarlo a livello cellulare. Frost
cercò di ribellarsi, ma ogni suo tentativo di alterare la realtà falliva. Fu
costretto a teleportarsi via, insieme a Marlo, sul tetto di un palazzo a caso.
-Non ti è mai venuta l’idea di
aver puntato un tantino in alto, Frost ?
Ai margini della Galassia Nera,
intanto, il Celestiale Nero diede un pugno in faccia al Celestiale Rosso,
facendolo cadere; la polvere che si alzò fu tanta da far vedere a malapena che
il gigante lanciava due potenti colpi contro gli altri due.
-Che diavolo…Epoch, che sta
succedendo !?
-Non ne ho idea. Ma sento la
presenza di un grande pericolo.
Il Celestiale Nero si chinò a
terra e staccò la testa di uno dei due aiutanti, lanciandola poi il più lontano
possibile.
-Sì, avevo anche io la stessa
impressione.
Il Celestiale Nero guardò verso
Quasar, ora che erano alla stessa altezza. E fece un’altra risatina. Il
Celestiale Rosso si alzò, ma il suo avversario lo indicò con una mano e da essa
fuoriuscì un vortice di energia di spaventosa potenza.
L’altro aiutante cercò di
colpire il Celestiale Nero, che si difese con uno scudo di energia
impenetrabile. I due Celestiali si guardarono per un istante e decollarono,
lasciando il pianeta. L’altro Celestiale messo a terra avrebbe fatto lo stesso
da lì a poco, dopo essersi ricostruito.
-Non credevo fosse possibile !!
Tre Celestiali…in ritirata !
-Che deliziosa ironia, non trovi ? – era stato il Celestiale Nero a parlare, con un tono poderoso.
-Quella voce…io la conosco,
ma…non può…
-Oh, sì che posso. Non ti avevo detto, Quasar, che in un modo
o nell’altro ci saremmo rivisti ?
-Maelstrom !?
-In energia, armatura e divinità, mio arcinemico. Che ne dici
se rivivo i vecchi tempi…uccidendoti ?
Note
La reazione della maggior parte
di voi al finale sarà stata “Maelstrom chi !?”. Si tratta della vera e propria
nemesi di Quasar, l’uomo che ha ucciso Eon…potete trovare la sua storia qui , se vi interessa.
E se credete che la cosa
influirà poco su questo crossover…vi sbagliate di grosso ! Da questo punto
tutto cambia, con l’introduzione di un nuovo fattore imprevedibile (come se
prima fossero pochi !).
[1] vedi Capitan Marvel #5
[2] Quasar #26 per i dettagli !
QUASAR #29
Di Dei e d’altro
Parte 3: SUPER-EGO
Una pedina è il pezzo più importante
sulla scacchiera…per una pedina.
(Isaac Asimov, Destinazione Cervello)
Wendell Vaughn ha visto e vedrà
cose molto bizzarre durante la sua vita. Alcune non le ha ancora completamente
accettate.
Altre non le ha mai pienamente
capite. Altre ancora le ha rifiutate, chiudendole nel suo subconscio. Nonostate
tutto quello che ha visto, Quasar ha l’invidiabile capacità di non restarne
troppo sorpreso. Quasi sempre, almeno.
Trovarsi davanti ad un gigante di
mille metri, quasi onnipotente ed animato dalla mente del suo più grande nemico
lo lasciò letteralmente senza parole.
Per Nuvola era diverso: si
stava riabituando ad essere umana, e non aveva mai incontrato o sentito parlare
di Maelstrom. Forse per questo fu in grado di afferrare Quasar e di metterlo in
salvo, mentre il Celestiale Nero disintegrava la collina su cui si trovavano.
Non aveva una bocca, ma se l’avesse avuta avrebbe sorriso.
-Corri
dietro alle sottane adesso, Quasar ? Sono tornato dalla morte per te, e non mi
saluti nemmeno ?
-Tu non…tu non puoi essere vivo ! Ti
ho visto…morire in un buco nero ! Ho visto la tua mente dilaniata, ed Infinità
mi ha detto che la tua anima era stata affidata ad Oblio !
-La
mia è stata una morte a dir poco spettacolare, sì. Ma proprio tu dovresti
sapere che l’inferno ha le porte girevoli, per quelli come noi.
-Con chi stiamo parlando, Quasar ?
Chi è questo Maelstrom ?
-E’
l’uomo più pericoloso dell’universo.
-Ora
sono il DIO più pericoloso dell’universo…questo è sempre stato il mio destino,
il mio piano, in fondo.
Dalla sua mano fuoriuscirono due
vortici di energia rossastra, che si diressero verso Quasar e Nuvola.
“Energia cinetica allo stato puro
! Non ho controllo su di essa !” pensò Quasar mentre cercava di evitare il
vortice.
Nuvola invece aveva un
limitato controllo su quell’energia, e cercò di assorbirla…con effetti
inaspettati: il vortice rimase dentro di lei, dilaniando la sua forma umana che
lentamente si dirigeva verso la mano del Celestiale Nero.
-Posso leggere
la tua mente…se così si può definire quell’ammasso di gas ionizzato.
Interessante…una vera e propria nebulosa semovente, racchiusa in un corpo umano
! Chissà se soffre anche come un corpo umano…
Le
staccò un braccio, che per lui era delle dimensioni dell’ala di una mosca. Si
poteva vedere l’interno del corpo di Nuvola, per metà solido e per metà
gassoso. Non provava dolore per questo, ma per il vortice che era ora dentro di
lei.
-Bastardo…lasciala
stare !
Quasar
diresse un raggio laser direttamente in uno degli occhi del Celestiale Nero, senza effetto. La distrazione però permise al vortice di
energia di catturarlo e di portarlo davanti al suo nemico.
-Bene bene bene…quanto ho atteso questo momento.
-Okay, mi hai battuto. Ora che
hai intenzione di fare…uccidermi ?
-Naturalmente. Credevi forse che ti avrei lasciato in vita,
per vedere come avrei potuto distruggere tutto ciò che conosci ?
-Sarebbe stata una cosa
decisamente…da te. Come questa resurrezione…ma nessun cattivo muore più sul
serio ? Mi hanno spergiurato che tu non potessi ritornare !
-Evidentemente mentivano, o forse ho trovato una
scorciatoia…non so. Non ricordo quasi niente della mia “vita” da morto…
-Allora non sai come sei
tornato ?
-Certo che lo so. Sono un genetista, ricordi ? Come mio
padre. La nostra scienza raggiunse vette mai immaginate da altri…nemmeno da
coloro con cui condividemmo il nostro sapere: l’Alto Evoluzionario, il dottor
Hydro, Arnim Zola…ma a differenza di questi, io sono rimasto nell’ombra, a
tramare.
-Qui non si tratta di spostare
un cervello da un corpo clonato ad un altro…la tua anima era prigioniera
!
-Ancora non capisco come tu possa essere stato insignito
Protettore di questo Universo, con tali idee in testa. L’anima…ah ! Pensa
piuttosto alla mente. Pensa a quando violai il corpo di Eon per
impossessarmi della Coscienza Cosmica ! Pensa a quando le nostre menti
entrarono in comunione !
-Ma anche Eon è morto…
-Per un istante ebbi accesso ad una frazione di Coscienza
Cosmica allo stato puro. Immisi nel corpo di Eon il mio codice genetico, con le
istruzioni per ricrearsi dopo un dato periodo di tempo. Da lì a poco avrei
distrutto l’Universo, quindi se fossi stato vittorioso non avrei dovuto
preoccuparmene. Ma immisi anche una registrazione della mia mente…la mia stessa
essenza, una sorta di back-up. Per tornare attraverso il cadavere del mio
nemico… una sublime giustizia cosmica.
“Mio Dio…i Celestiali hanno
preso il codice genetico di Eon, recentemente…era in quei frutti che sono stati
impiantati nel Celestiale Nero !!! In qualche modo la sua mente è entrata lì,
anche se…”
-Non capisco come tu possa
averne preso il controllo. La mente di un Celestiale dev’essere immensamente
più resistente della tua.
-Eppure ora ci sono io in questo corpo, al posto del
Celestiale Nero.
-Hai letto quel nome nella mia mente
! Come fai a non sapere come si chiama ?
-Certo che lo so !!! E’…è…No ! Non riesco a…
-Non so chi ti ha venduto la
divinità, Maelstrom, ma non hai fatto un bell’affare.
-Conosco i nomi di tutti i
Celestiali, adesso ! Quelli che ho combattuto prima… Menoch l’Assemblatore,
Taher il Posizionatore, Ahmed il Ricercatore ! Eppure…eppure…chi sono io ?
-Sei uno che si è appena
distratto !
Quasar fece un Salto Quantico,
aprendo uno squarcio gravitazionale nell’atmosfera: sarebbe bastato a radere al
suolo un quartiere. Nuvola fu strattonata via dalla mano del Celestiale Nero, e
poté distruggere il vortice cinetico per tornare alla sua forma nebulosa.
Attaccò Maelstrom con tutto ciò che poteva usare: fulmini di centinaia di
gigawatt, raffiche al plasma, radiazioni…Maelstrom non si mosse.
-Sai che cos’è un Maelstrom, patetica sub-entità ? Sono vortici marini
della Terra, in grado di inghiottire intere navi. E non si fermano mai.
Permettimi una dimostrazione su una scala leggermente maggiore…
Il Celestiale Nero fu circondato
da un vortice di energia cinetica purissima, che stava già spazzando via
l’atmosfera e parecchie tonnellate di terreno. Poi anche la terra e l’aria
iniziarono a ruotare, risucchiati dalla potenza del vortice, e così Nuvola.
In meno di un minuto, settecento
chilometri quadrati furono livellati…tranne una minuscola area, dietro il
Celestiale Nero.
Nuvola fu rispedita nello spazio
nella sua forma gassosa; priva di conoscenza, non vide molteplici spaccature
nello spazio-tempo, indici di numerosi Salti Quantici.
Sulla Terra, nel frattempo,
Capitan Marvel stava cercando di ridurre la crescita di Ego, che ormai occupava
oltre metà di Los Angeles, fino a due metri di altezza…e continuava a crescere.
-I miei colpi fotonici non hanno
alcun effetto, Rick !
-Immaginavo che Ego fosse
troppo, per te.
-Mio padre affrontò e sconfisse
Thanos quando aveva il Cubo Cosmico.
-Sì, beh…ma era una situazione
completamente diversa !
-So di non poter pienamente
eguagliare mio padre, Rick, ma non credo sia troppo chiederti un po’ di fiducia
!
-Okay, scusa. Ehi, è una mia
impressione o il Pianeta Vivente è stranamente poco loquace ?
-Forse la distruzione della sua
massa nella Galassia Nera l’ha debilitato.
-Si sta prendendo come niente
le tue raffiche alla massima potenza, quindi è una questione accademica.
-Giusto. Quasar ha detto che Makkari e Molecola sono qui a
dare una mano…sì, la Coscienza Cosmica li ha trovati.
Bastarono un paio di minuti per
rintracciare i due aspiranti Protettori dell’Universo: Makkari stava sorreggendo
Molecola, che sembrava riprendere fiato.
-Capitan Marvel ! Allora Quasar ha
ricevuto il mio messaggio…
-Sì e no…sapeva della tua
chiamata, ma non il messaggio stesso. Anche se ho idea che riguardasse Ego…
-Le cose vanno male qui. La mia
super-velocità è inutile contro un mostro del genere: ho spostato tutti gli
abitanti della città almeno al secondo piano, ma non so davvero che altro fare.
-Molecola, mi pare difficile
credere che tu non possa fare niente…
-Ego ha resistito a tutti i miei
tentativi di manipolare la sua materia, o la materia della città. E non sono
riuscito a creare niente che potesse rallentarlo.
-Considerando come vi ha ridotto,
ci credo…
-Non è stato lui…è stato un certo
Frost.
-Frost
!?
-Frost
!?
-Cosa
c’è, l’eco ?
-Ce le ha
suonate di brutto, CapMarv.
-Mi
chiamo Genis. Rick, visto che la Coscienza Cosmica non funziona con Frost, hai
dei suggerimenti per rintracciarlo ?
-Potrebbe
essere ovunque. Ma già che ci sei, guarda se riesci a vedere se Marlo è sana e
salva…
-Giusto.
Dovrebbe volerci…aspetta…non riesco a trovarla, Rick !
-Non
può essersene andata dalla città…è giorno di consegne, al negozio di fumetti in
cui lavora !
-Non
può essere una coincidenza…
-Certo…figuriamoci
se può capitare una sola cosa normale, nella mia vita !
-Non è il momento, Rick. Dove sarà andata ? A casa tua ?
-Credo
di sì.
-Makkari,
quanto ti ci vuole per arrivare a New York ?
-Dipende
da quanto ci do dentro…anche due minuti.
-Contatta
i Vendicatori, i Fantastici Quattro, gli X-Men…non mi importa chi, basta che
possano dare una mano. Molecola, tu vieni con me.
Nella
Galassia Nera, in orbita attorno ad un desolato pianeta senza nome, 24
Uni-Cervelli uscirono dalla Zona Quantica.
-C’è un
solo modo per combattere un Celestiale: trovare un alleato che sia allo stesso
livello.
Per
quelle colossali menti collettive, il ricordo degli esperimenti dei Celestiali
era ancora vivido, e le conseguenze erano ancora dolorose. Ci volle un po’
perché si organizzassero e scendessero sul pianeta. In lontananza, Nuvola si
stava lentamente riprendendo, mentre una voce uscì dalle Bande Quantiche.
-Quasar,
sono Epoch.
-Stavo
giusto per chiamarti ! E’ successa una cosa…
-So
della resurrezione di Maelstrom.
-Puoi
confermarlo ? Lo credevo impossibile !
-Entrambi
siamo tornati dalla morte, Quasar, ed anche molti tuoi conoscenti. Quando si
opera a livelli come i nostri, la morte non è necessariamente eterna.
-Non mi
serve la tua vena filosofica adesso, Epoch, mi serve la tua onniscienza. Voglio
tutte le informazioni che hai su dei certi Menoch, Taher ed Ahmed.
-Ci
vorrà tempo.
-Non ne
ho, di tempo ! Maelstrom ha il potere di un Celestiale, ed è abbastanza furbo
da usarlo bene. Come vanno le cose a Los Angeles ?
-Bene.
L’introduzione di un elemento sconosciuto a Frost ha salvato questo universo.
-Che
stai dicendo ?
-So da
tempo della cosiddetta “conoscenza assoluta” di Frost, e del fatto che i suoi
piani ti avrebbero coinvolto. Per questo ho provveduto ad introdurre un
elemento che Frost non poteva prevedere: Nuvola.
-Tu…sapevi
tutto !?!?
-Dire
che lo sapevo è…esagerato. Lo immaginavo, piuttosto.
-Avresti
potuto dirmelo !
-Dirtelo
avrebbe significato fare il gioco di Frost. Egli aveva previsto sia me, che la
possibilità di un mio intervento diretto. Ma la mia decisione lo ha spiazzato,
poiché le circostanze erano completamente al di fuori della sua sfera di
influenza. Ora Frost non è più onnisciente e può essere sconfitto.
-Sapevi
anche di Maelstrom ?
-No, ed
ancora non capisco come sia potuto succedere. Ma indagherò. Ora scusami, ma
devo fare la ricerca che mi hai chiesto e provvedere affinché la popolazione di
Tau Alpha 416 possa sopravvivere all’estinzione del proprio Sole. Buona
fortuna.
“Epoch
mi preoccupa…alterna momenti in cui è una dittatrice cosmica ad altri in cui è
la solita vecchia Eppy…ma non ho tempo per pensarci, adesso !”
Gli
Uni-Cervelli accerchiarono Maelstrom, colpendolo con ogni tipo immaginabile di
energia. Non è possibile sapere se conoscessero la sua natura, ma certamente ne
compresero il pericolo.
-Andatevene, masse cerebrali troppo cresciute ! Mi impedite
di pensare !
Afferrò
uno degli Uni-Cervelli con una sola mano, ed iniziò ad esercitare una pressione
non soltanto fisica, ma anche mentale ed energetica fino a fargli provare
dolore. Il suo grido mentale di dolore fu…straziante.
-Ah ! Eravate tutti Eterni, non è vero ? Immortali,
invincibili, arroccati nelle vostre città dorate…eppure con la pretesa di
essere persino qualcosa di più ! Mi disgustate !
Allargò
le braccia e…ciò che fece non è comprensibile ad una mente umana, e le parole
non sono adatte a descriverlo.
Gli
Uni-Cervelli si disfecero in una marea di corpi, che caddero sulla superficie
di quel pianeta dimenticato. Erano ancora vivi… non si può uccidere un Eterno a
meno che non lo si disintegri… ma impotenti dopo quello che avevano passato.
-Ora so…ora conosco la funzione di questo Celestiale ! Egli è
il Rettificatore…creato per mettere fine agli errori dei Celestiali ! Ma quale
errore potrebbero mai ammettere gli Dei dello Spazio, se non…ma certo ! Restate
pure qui a leccarvi le ferite…io ho molti conti in sospeso, sulla Terra !
Si alzò
lentamente da terra, levitando fin oltre l’atmosfera. Quasar cercò di fermarlo
creando una gigantesca rete nel suo percorso, ma Maelstrom la oltrepassò ed
aumentò la velocità fino a scomparire dalla vista.
-Dannazione…proprio
quello che speravo di evitare ! Se una ventina di Uni-Cervelli non hanno potuto
fermarlo, non abbiamo speranze !
-Gli
Eterni non possono ricostruirli ?
-Non mi
sembrano molto dell’idea…
Dal pianeta
partirono infatti una ventina di numerosi gruppi di Eterni, dagli aspetti e
dalle origini più disparati. Ogni gruppo sarebbe tornato al proprio pianeta
d’origine, presumibilmente…o avrebbe esplorato l’Universo. Non era una cosa a
cui Quasar avesse il tempo di pensare.
-Almeno
sembra che non dovrò portarli io a casa. Ma che ne è dei due Cervelli
terrestri ?
-Siamo
qui, Quasar – senza che se ne fosse accorto, alle sue spalle c’erano ora i
perduti Eterni della Terra, e a parlare (telepaticamente) per loro era un uomo
che sembrava leggermente più anziano degli altri – Sono Valkin, degli Eterni
Polari. Ho letto la tua mente ed ho appreso cosa ci è…accaduto.
-Mi
piacerebbe restare qui e sapere cosa accidenti sia successo con i Celestiali,
signor Valkin, ha ora devo proprio andare sulla Terra…
-Un
attimo soltanto, giovane umano. Sul pianeta ora vi sono anche dei Devianti, e
le condizioni ambientali non sono agevoli per loro…
-Sì,
sì, ho capito.
Bastarono
pochi secondi per radunare i Devianti e metterli in una gigantesca bolla di
contenimento…sembravano troppo scossi per fare qualcosa.
-Li
porterò nella Zona Quantica, Valkin…vorrei che un paio di Eterni gli facessero
da guardia, e che gli altri mi aiutino a sconfiggere Maelstrom.
-Lo
faremo…ma tieni in considerazione ciò che ci è accaduto. Le nostre riserve di
energia cosmica sono assai scarse.
-Il mio
peggior nemico è risorto ed è diventato quasi onnipotente, Valkin…una mano mi
farà comodo.
Los
Angeles, California. Makkari non era riuscito ad uscire dalla città, bloccato
dagli pseudopodi di Ego; Molecola stava tentando di aprire uno squarcio nella
crosta terrestre per usare il magma come arma (come suggerito da Rick), ma Ego
era fuso con il terreno ed ostacola il movimento di ogni singola molecola. I
Vendicatori della Costa Ovest, appena ritornati dalla loro missione, stavano
facendo del loro meglio per arginare i danni. In breve, le cose non stavano
andando bene.
Genis
nel frattempo raggiunse l’appartamento di Rick Jones, e fu subito chiaro che si
trattava dell’epicentro di qualcosa: era l’unico edificio ad essere stato
attaccato da Ego, che ormai si era espanto per i tre quarti della città…una
volta largo quanto Los Angeles avrebbe inghiottito tutto ciò che si trovava
sopra.
-Rick,
hai qualche suggerimento per farmi sopravvivere ad un corpo-a-corpo con Frost
ed Ego ?
-Sì,
prendi Marlo e scappa.
-…
-Ho
avuto piani migliori, lo ammetto.
-Sul
tetto…è Marlo !
-Bravo,
stai qui ad indicarmela invece di andare a salvarla…
Genis
si diresse verso Marlo, ignorando l’uomo che era di fianco a lei. Allungò le
mani per afferrarla, ma l’uomo gli intrappolò il polso sinistro con una stretta
d’acciaio, lanciandolo sul tetto di fianco con un solo movimento del braccio.
-Salve,
Capitano. E’ la prima volta che ci incontriamo di persona, eh ?
-Frost
!
-Bingo
! Una bambolina al super-eroe !
Due
colpi fotonici non ebbero il minimo effetto su di lui, mentre la ginocchiata
all’inguine di Marlo lo fece distrarre.
-Mi fa
piacere che tu sia interessata a quell’area, cara mia, ma questo non è proprio
il momento adatto…
-Marv,
fai fuori questo idiota ! Ma attento a non…
Genis
si scagliò contro Frost, non appena Marlo si allontanò: Frost gli prese al volo
le mani e fece sbattere le Nega-Bande. A pochi centimetri dalla sua faccia, un
vortice di energia effettuò lo scambio di sempre e davanti a lui ci fu Rick
Jones.
-…non
sottovalutarlo…oh, merda !
-Un’espressione
che descrive perfettamente la tua situazione attuale, Jones.
Gli
occhi di Frost si illuminarono di una luce viola ed attorno alle mani di Rick
si formò dell’energia dello stesso colore, tendendogli le braccia: sbattere le
Nega-Bande era davvero impossibile, adesso.
-Rick,
hai già usato le Nega-Bande in passato ! Cerca di liberarti !
-Ci sto provando…ma la loro energia non è abbastanza…
-Anche
se lo fosse ti consiglio di non muoverti, Jones, o ucciderò tua moglie. Ho
bisogno di un attimo…per pensare.
-Non
dicevi di sapere tutto ?
-Evidentemente
c’erano elementi al di là della mia portata. Sapevo che i Celestiali sarebbero
entrati in guerra con Ego ed ho provato ad intervenire…ma non avevo considerato
la possibilità che altri facessero lo stesso.
-Chi ?
-Epoch…ma
certo. La sua Coscienza Cosmica mi ha giocato. Eppure un altro elemento ha
disturbato l’equazione…un elemento che si sta dirigendo sulla Terra. Ho…ho
perso. Il piano A è fallito.
-Ed ora
cosa hai intenzione di fare ?
L’energia
attorno alle mani di Rick si dissolse; non aveva tempo per scambiarsi di posto
con Genis, quindi lanciò un colpo energetico contro Frost…che lo deviò con
estrema facilità. Il suo volto assunse un’espressione di grandissima
concentrazione, e per un secondo sembrò di essere in una fotografia al negativo…per
un istante Rick divenne vecchissimo e perse un braccio. Frost non poté lasciare
la situazione in questo stato per più di un secondo, ma quando tutto fu finito
Rick era stramato.
-Rick
!!! Che gli hai fatto, Frost !?
-Per un
attimo gli ho mostrato un’altra versione di se stesso. Peccato non averla
potuta mantenere. Beh…è stato comunque divertente.
-Dove…credi
di andare ?
Un
leggerissimo contatto tra le Nega-Bande fece riapparire Genis, pronto alla
battaglia.
-Tra
dieci secondi Ego ti attaccherà ed io me ne andrò. Alla prossima volta, Capitan
Marvel…al piano B.
-Andiamo,
non crederai che mi faccia distrarre da…
Due
grossi tentacoli spaccarono il tetto, afferrando Genis e Marlo; Frost scomparve
in un bagliore viola.
-Beh,
a quanto pare non sono l’unico con la maledizione di avere sempre ragione…
-Non è passato molto tempo,
eppure ci sono stati molti cambiamenti durante la mia assenza. La Suprema
Intelligenza Kree ora dimora su questo satellite, molti avamposti alieni che
conoscevo sono scomparsi…
-Eppure
la natura dei figli di questo pianeta non è mutata, a quanto sembra.
-Chi…ah, Uatu degli
Osservatori ! Non ti vedo dalla mia morte, sai ? Che hai fatto nel frattempo ?
-Ho osservato.
-Non ne avevo alcun dubbio.
Spero che tu non voglia sciogliere il tuo giuramento di non-interferenza per il
ritorno dell’Assassino Cosmico…
-Sono dovuto
intervenire per fermare un altro Assassino Cosmico, e non dimentico che le tue
azioni causarono la morte di un miliardo di Osservatori…ma nonostante questo,
rimango fedele al giuramento.
-Buon per te. Ora vediamo…per
l’odiato Agon ! La città degli Inumani, Attilan…è scomparsa ! [1]
-Se la scomparsa
della città gli ha risparmiato la tua vendetta in nome di tuo padre, Maelstrom,
anche la schiavitù è una benedizione per gli Inumani.
-Non importa. Ho altre città
su cui vendicarmi…
Maelstrom lasciò
in pochi istanti il campo gravitazionale del satellite, per entrare in quello
terrestre. Scese sulla Terra così velocemente da incendiare l’aria a causa
dell’attrito: sembrò un’immensa meteora fiammeggiante, mentre si dirigeva verso
l’oceano…alzando una filtre coltre di nubi quando il suo corpo incandescente entrò
in contatto con l’acqua.
Persino la Fossa
delle Marianne fu attraversata in pochi attimi, data la sua mole. Una volta sul
fondo dell’oceano afferrò il fondo manino con le sue sole mani, ed in una
dimostrazione di forza incomparabile lo sollevò.
Si mosse a passi
lenti verso la città di Lemuria, abitata dai Devianti che ora fuggivano
terrorizzati dalla vista di un Celestiale.
Maelstrom
camminava ora tra i palazzi della città, abbattendoli anche quando li sfiorava
soltanto; il danno procurato alle mura stava inondando tutta la città.
-Sono nato qui…durante
l’esilio di mio padre da Attilan. Vi ricordate di me, amici d’infanzia ? Sono
Maelstrom, figlio di Phaedar e Morga ! Ricordo le risa per il mio aspetto
umano, che per voi era orrendo…Ora chi sta ridendo ? Mi sentite, maledetti ?
CHI STA RIDENDO, ADESSO ?
Ad un suo gesto,
un vortice di energia cinetica devastò ciò che restava della città. Morirono
quasi duemila Devianti, mentre gli Alti Sacerdoti portavano in salvo Ghaur ed
il resto del clero, e Lord Kro restava a guardare impassibile la distruzione
causata da quell’essere.
Si sollevò e
risalì, sfondando le mura superiori e facendo entrare ancora più acqua; entro
un minuto fu al livello del mare.
-Mi sento…risollevato.
Sopra i
cieli di Los Angeles, California. Quasar atterra in città, seguito da Nuvola e
gli Eterni Polari.
-Andiamo
male andiamo male andiamo male andiamo male…Valkin, sei sicuro che i tuoi non
riescano a rintracciare Maelstrom ?
-Evidentemente
si aspettava il nostro intervento e si è schermato alle nostre sonde mentali.
-E va
bene…perlustrate l’intero pianeta, se necessario.
-E
questa città ? I suoi protettori non sembrano essere in grado di…
-Ci
inventeremo qualcosa…l’ultima cosa che voglio fare è lasciare carta bianca a
Maelstrom. Nuvola, pensi di poter fare qualcosa contro Ego ?
-Ne
dubito, purtroppo.
-Eppure
nella Galassia Nera lo hai…
-Potrei
effettuare un attacco simile anche qui, ma non senza devastare l’intero continente.
Devo farlo ugualmente ?
-Spero
proprio che non si arrivi a tanto. Andiamo a rintracciare gli altri.
Un volo
di pochi secondi bastò per ritrovare Makkari, bloccato dai tentacoli di Ego; ci
volle un po’ di più per liberarlo.
-Ehilà
Quaze, certo che ce ne hai messo di tempo ? Qual è la situazione ?
-Andiamo
male.
Poco
dopo…
-Vediamo
se ho capito bene. Stiamo combattendo un Pianeta Vivente che cerca di divorare
la Terra, aiutato da un tipo che manipola la realtà, ed ora salta fuori
Maelstrom con i poteri di un dio !?
-Più o
meno.
-Quaze,
giuro che non dirò mai più che la vita da Protettore dell’Universo è noiosa…le
avventure che hai in una settimana io le ho passate in duecento anni !
-Non ho
tempo per le battute, adesso…a dire la verità non ho tempo per niente.
Abbiamo due minaccie di livello cosmico sulla Terra. Non possiamo sconfiggerle
entrambe nello stesso momento !
-A meno
che non le mettiamo l’una contro l’altra…
-Cosa
vuoi dire ?
-Conosciamo
tutti e due Maelstrom, è un pazzo megalomane che vuole sempre più potere; non è
poi tanto diverso dagli altri pazzi megalomani che vogliono conquistare il
mondo, e che entrambi abbiamo già sconfitto…è solo un po’ più furbo, tutto qua.
-La fai
facile; come lo convinco a…
-Questo
non lo so, ma non siamo riusciti a fare niente contro Ego. Neanche
Molecola può fermarlo…Certo, potrebbe scaraventare l’intera città nel Sole, ma
a parte questo…
-Mi
stai dicendo che dovremmo abbandonare Los Angeles ad Ego…e chiedere aiuto a
Maelstrom. Potrebbe significare la fine della città.
-Da
quanto ho visto, la crescita di Ego è rallentata, invece che aumentare come
avrebbe dovuto.
-Può
essere collegato alla distruzione della sua massa planetaria. Rallentato…quanto
?
-Abbastanza
perché non esca dai confini della città per almeno altre sei ore.
-Non
posso affidarmi soltanto ai ritmi di crescita di Ego, per lasciare la città.
Molecola, riesci a sentirmi ?
-Sì –
rispose una voce proveniente dalle Bande Quantiche – Qui sta andando male !
-Pensi
di poter creare una cupola intorno alla città ? Qualcosa che possa imprigionare
Ego per qualche ora…
-Ho
fatto qualcosa del genere durante l’invasione dei marziani, ma non so quanto
durerà.
-Nuvola
ti darà una mano. Recupera Capitan Marvel e portalo qui…ho un piano.
Non
molto tempo dopo…
-Cosa
ne pensi, Genis ?
-Io
dico che è l’idea più incosciente che abbia mai sentito ! Potrebbe anche
funzionare.
-Sono
d’accordo, anche se non ho ben capito chi sia questo Maelstrom. Anche Rick la
pensa così.
-Per
fortuna non ho detto a Marlo cosa abbiamo intenzione di fare, o mi avrebbe
fatto tornare sano di mente…
-Allora
diamoci da fare.
Molecola
alzò le braccia, concentrandosi mentalmente per manipolare gli atomi dell’aria;
una cupola trasparente si materializzò lentamente, coprendo l’intera città.
-Cosa credete di fare, insulse forme di
vita al carbonio ?
Ai
confini della città, proprio dove terminava la massa di Ego, si formò un suo
volto che emise un potente raggio energetico dagli occhi, diretto verso
Molecola. Capitan Marvel intercettò l’attacco, e grazie al potere delle
Nega-Bande fu in grado di gestirlo per un limitato periodo di tempo. Scaricò
l’energia accumulata direttamente in Nuvola.
Makkari
portò tutti all’esterno della cupola, ancora intangibile; una volta fuori, Nuvola
rilasciò dalle mani del plasma che si infranse contro la cupola,
solidificandola. Ego tentò di uscirne, senza alcun risultato.
-Adesso
la cupola è sintonizzata con l’energia di Ego, non riuscirà ad uscirne per
qualche ora – osservò Nuvola.
-Cosa
gli impedisce di passare dal sottosuolo ? – chiese Genis
-La
cupola si estende anche sotto la città – intervenne Molecola – Riparerò tutti i
danni, se riusciremo a distruggerlo.
-Ora
non ci resta che trovare Maelstrom, portarlo qui, fargli distruggere Ego e
trovare un modo per fermare anche lui…
“Che mi rinchiudano pure in questa
gabbia,i Celestiali non oseranno mai attaccarmi in questo stato per paura di
perdere tutto ciò che hanno investito in questo pianeta. La mia crescita è
inarrestabile e questi virus parlanti non possono crearmi altro che fastidio.
Io sono Ego, completo in tutto e per tutto...e posso aspettare”
Nel
frattempo, Maelstrom stava volando sopra i cieli degli Stati Uniti, sia per
saggiare le proprie capacità che per arrivare ad una meta precisa. Un oggetto
di quelle dimensioni naturalmente non poteva che allertare l’esercito. Ma localizzarlo
era una cosa, fermarlo un’altra: Maelstrom stava volando accerchiato da una
settantina dei più avanzati aerei da combattimento.
-Hai lavorato fin troppo bene, Frost…hai scelto un momento in
cui non c’erano super-esseri pronti a fermarti. Sfortunatamente per te…e per
questi americani…sono arrivato io.
Si
fermò a mezz’aria, per quando potesse sembrare goffo farlo date le sue dimensioni.
Attorno a lui si creò un tifone, molto più forte e localizzato di qualunque
fenomeno naturale.
-E’ quasi offensivo, che solo dei mezzi primitivi come questi
si oppongano a me. Non che qualunque altra cosa possa avere effetti migliori,
ma…è ridicolo.
-Se
vuoi essere fermato, allora così sia ! – urlò Valkin, alla guida degli Eterni
persi tempo prima nello spazio.
Lo
accerchiarono come uno sciame di zanzare, usando tutto il loro potere per
contrastarlo…potere che come sola conseguenza aveva un leggero fastidio.
-Il guaio di essere quasi onnipotenti…non puoi trovare un
avversario alla tua altezza.
Maelstrom
mosse un dito, e tutti gli Eterni caddero a terra, privi dell’energia cosmica
che potenzia i loro corpi. Avevano appena perso la battaglia più breve della
loro vita. Maelstrom scese lentamente sulla superficie.
-Finora non ho fatto altro che sprecare questo potere che mi
sono guadagnato… dev’essere stata l’euforia della rinascita. Oppure… che il
Rettificatore stia cercando di resistermi ? No… è un’altra essenza quella che
avverto qui dentro, molto più limitata. Credo di essere nell’Arizona, in questo
momento. Non sono arrivato qui per caso, vero ? Dev’essere…
Si
fermò, conscio dell’avvicinarsi dei suoi nemici: Quasar ed i suoi alleati, per
la precisione.
-Maelstrom,
ascoltami…
-Zitto, lacchè di Eon. Devo pensare.
Uno
scudo di energia quantica deviò a malapena la scarica energetica rilasciata da
Maelstrom.
-Molecola,
non farlo atterrare ! Siamo vicini a un villaggio ! Makkari, porta quegli
Eterni via di qui !
Ad un
comando mentale, le molecole del terreno mutarono forma per imprigionare le
gambe del Celestiale Nero…inutilmente.
Capitan
Marvel utilizzò dei colpi fotonici, e Nuvola delle scariche di plasma.
-Riesce
ad assorbire tutto quello che gli mandiamo contro !
-Marv,
le Nega-Bande sono state create per sconfiggere i Celestiali, giusto ? [2]
-Se non
mi attacca non posso fargli niente, Rick !
-Hai radunato una squadra interessante, Quasar…
L’energia
si accumulò nella sua mano destra, per poi essere rilasciata in un unico colpo,
dalla potenza spaventosa.
Quasar
si protesse come meglio poteva, ma i suoi scudi ressero a malapena e cadde a
terra. Capitan Marvel era proprio davanti alla mano di Maelstrom, durante
l’attacco; assorbì parte dell’energia; Molecola fece lo stesso, ma entrambi
caddero a terra.
Non
appena vide che i suoi nemici erano inermi, Maelstrom centuplicò la potenza
dell’attacco: si alzò un vento di 500 km orari, che avrebbe spazzato via il
villaggio se Molecola non avesse alzato uno scudo intorno ad essa con le sue
ultime forze.
Il
vento cessò con la velocità con cui era iniziato; davanti a Maelstrom resisteva
ancora Nuvola, a mezz’aria: tutti gli altri erano a terra, privi di sensi.
-Affascinante…sei un’avversaria di molto superiore alla
media.
-Siamo qui per informarti della minaccia di Ego, Maelstrom.
Esso è un avversario di gran lunga superiore a noi.
-Per essere una che afferma di non ricordare cosa significhi
essere umana sei molto abile con le parole.
-Se non
hai intenzione di collaborare ti costringerò ad ascoltarmi.
-Avanti…vediamo che sai fare.
Nuvola
esplose, investendo il busto di Maelstrom con un’energia paragonabile ad
un’esplosione atomica… pienamente contenuta. E pienamente ignorata.
-Tutto qui ? Questa armatura potrebbe resistere nel nucleo di
una galassia.
-Sono
capace di una potenza superiore a questa, se necessario.
-Senza distruggere il pianeta ? Qui le cose si fanno diverse.
A me non importa se questo corpo celeste va in frantumi; non gli devo niente.
Per te è lo stesso ? Sei disposta a sacrificarlo, per sconfiggere me ed Ego ?
-Io non
sono terrestre. E non sono umana.
-Dimentichi che posso leggere la tua mente. Che so quanto
significhi per te ritrovare la tua umanità, di quanto ti importi di questo
pianeta e del ruolo che ti sei scelta…ne so molto più di te. Quindi ti ripeto:
sei disposta a distruggere questo pianeta per fermarmi ?
-Io…no,
non lo sono.
-E questa, mia cara, è la differenza tra un uomo e un dio. Un
dio collerico, aggiungerei. Guarda.
Maelstrom
allargò le braccia, e dalla sua posizione si scatenarono onde sismiche in tutte
le direzioni: l’Arizona fu colpito da un terremoto abbastanza esteso da andare
quasi oltre i suoi confini. Nuvola osservò il villaggio andare quasi in
frantumi, in lontananza; sentì il propagarsi delle onde, il loro infrangersi su
paesi e città…sentì la distruzione e le grida d’aiuto.
-Tutto
questo…perché !?
-Per darti una lezione. Vuoi essere umana, Nuvola ? Beh,
accomodati. Ma sappi che gli umani…soffrono.
Maelstrom
rise, una risata di piacere, soddisfazione e sadismo. I suoi passi erano quasi
assordanti, anche quando fu lontano chilometri.
Quasar
riprese i sensi qualche minuto dopo, giusto in tempo per vedere un areo
futuristico atterrare in mezzo al niente che era ora quella parte di Arizona.
Makkari stava dando delle indicazioni per farlo atterrare nel punto giusto…più
che altro per alleggerire la tensione, visto che con un aereo così avanzato era
del tutto inutile.
-Che…che
è successo ?
-Abbiamo
perso i sensi dopo l’attacco di Maelstrom…come stai ?
-Ho il
più grande mal di testa della mia vita. Che è successo qui ? Sembra ci sia stata
l’Apocalisse…
-Maelstrom
e Nuvola si sono scontrati, provocando un potente terremoto. Ho riparato la
crosta terrestre come meglio potevo, ma…
-Chi
sono quei tizi ?
-Makkari
si è ripreso prima di tutti ed è andato a chiamarli; dice che sono un super-gruppo.
-Tutto
a posto, Quasar ? – chiese Capitan Marvel, che si stava avvicinando.
-Lascia
perdere come sto io; perché siete tutti qui, invece di combattere Maelstrom ?
-Rick
pensava fosse meglio organizzarsi, invece di partire a testa bassa.
-Capisco.
Sai Genis…tutto questo sembra la storia della mia vita: vago da un posto
all’altro facendo da spettatore ad eventi che non comprendo, arginando i danni.
-Se ti
consola, è anche la storia della mia vita.
-Cercate
di rintracciare Maelstrom e di rallentarlo, mentre io incontro questi tizi…devo
riprendermi un attimo prima di tornare in battaglia.
-Quasar,
vorrei presentarti i Rangers. Credo tu conosca già Texas Twister.
-Già,
eravamo insieme nei super-soldati SHIELD.
Il
texano mise un braccio attorno alle spalle di Quasar, prima che fosse possibile
fare altre presentazioni.
-Come
va, ragazzo ? Ho saputo che eri entrato nei Vendicatori, ma non si sente
parlare di te da parecchio ! Accidenti… l’unico di quella squadra ad aver fatto
una carriera decente !
-Ehm…apprezzo
la rimpatriata, ma abbiamo molto lavoro da fare.
-Ah !
Tutto come ai vecchi tempi…sempre il solito stakanovista, eh ? Allora, il tuo
amico pié veloce ci ha detto che il gigante è un tuo vecchio nemico.
-Maelstrom,
sì. E quello che sta usando è il corpo di un Celestiale.
-Ho
chiesto a mio padre delle informazioni in proposito – intervenne Shooting Star
– non ne aveva molte in memoria, ma quello che ci ha detto era terrificante.
-“In
memoria” ?
-E’ una
lunga storia.
-Scusate
ma…che ci fate qui ? La base dei Rangers non era in Messico ?
-Più o
meno…ma non siamo i Rangers che ricordi tu, Quasar. Ne è passata di acqua sotto
i ponti.
-Sono
stato io a rintracciarli, Quaze…avevo sentito parlare di loro.
-Sebbene
io non sia abituato ad incontrare un uomo che ha lottato a fianco del mio
antenato, più di cento anni fa.
-Cosa
dovrei dire io allora, Phantom Rider ? – prese la parola l’enigmatico Karshe –
Non credevo fosse ancora in vita un uomo che incontrò i Cheemuzwa così tanto
tempo fa.
-Beh
sì, ho avuto una vita un po’ movimentata.
-Non
riesco a credere che ve ne stiate così, a parlare – era Puma a parlare – mentre
un gigante inarrestabile vaga per questi antichi territori, spargendo
distruzione !
-Un
gigante…inarrestabile… - Quasar scacciò il pensiero – Sentite…onestamente
parlando, non so cosa possiate fare contro Maelstrom. Non so neanche se posso
farci io qualcosa. Ma qui intorno ci sono città e villaggi che sicuramente
hanno bisogno di voi, dopo il terremoto. E ora, se volete scusarmi…devo proprio
andare. In che direzione sta andando Maelstrom ?
-Ovest,
verso la California.
-Calif…è
troppo sperare che vada a Los Angeles ?
-No,
sembra diretto verso i monti Diablo.
-No !
Quaze…sepolto sotto la montagna c’è…
-Lo so,
lo so…meglio sbrigarsi, allora. Scusate gente, sarà per la prossima volta !
Quasar
si alzò velocemente in volo, seguito da Makkari. Mentre i Rangers tornavano
all’aereo, Texas Twister usò i suoi poteri per creare un micro-tornado che gli
permise di volare dietro a Quasar, nonostante Puma gli chiedesse di tornare
indietro.
-Mak,
dimmi che Maelstrom non vuole risvegliare il Celestiale Dormiente…
-Non
vedo che altro vorrebbe fare, da quelle parti. Non mi sembra il tipo da amare
la natura.
-Ti
rendi conto di cosa significherebbe !?
-Sì,
avremmo una quarta minaccia inarrestabile tra i piedi. O meglio, saremmo sotto
i piedi di una minaccia inarrestabile.
-Dannazione…ancora
non capisco perché stia succedendo tutto questo. Perché tutti stanno cercando
di sfruttare questa guerra tra Ego e i Celestiali ?
-Sempre
che sia una vera guerra…le vie dei Celestiali sono infinite.
-Se non
altro Frost è scappato, avremo una cosa in meno di cui preoccuparci.
-Tranquillo,
Quaze…sarà un gioco da ragazzi. Deviamo il percorso di Maelstrom fino a LA, lui
sconfigge Ego, noi sconfiggiamo lui et voilà, abbiamo vinto.
-Sempre
l’ottimista del gruppo, eh ? Ci sono troppe cose che non mi tornano.
-Lasciale
perdere, allora. Ci ragionerai a mente fredda, non durante una battaglia.
-Vorrei
non poterci pensare. Credo di sapere come mai Maelstrom è tornato, anche se
doveva essere impossibile.
-Cioè ?
-“Il
gigante che non può essere fermato”. Uno dei sette che dovrò incontrare per
sconfiggere la minaccia che Saygé mi ha predetto.
-Credi
che sia tornato…per incontrare te ?
-O per
aiutarmi a sconfiggere quella minaccia. Il punto è che…il suo ritorno non è
casuale. Se lo sconfiggiamo…potrà ancora aiutarmi in questa misteriosa
battaglia ?
-E se
invece fosse proprio la sua sconfitta ad esserti utile ? E’ un po’ presto per
pensarci, secondo me. Ti fai troppi problemi, Quaze…come sempre. Impara a
rilassarti sul lavoro.
-Facile a dirsi. Troppe cose dipendono da…
-Mi sembri il tipo che ha bisogno di un amico con cui
parlare, Quasar.
-Twister !? Che ci fai qui ?
-Voglio vedere cosa accade quando un tornado ed un
maelstrom si scontrano…oltre ad incontrare Nuvola.
-Gli hai parlato di Nuvola ?
-Beh, una cosa tira l’altra…
-Non vedo cosa potresti fare, Twister, seriamente. Torna
indietro, io non ho il tempo per occuparmi dei danni…tu sì.
-Non ho intenzione di ritirarmi prima di una battaglia, ed
una mano vi farà comodo. Ho più esperienza di te, ragazzino…
-Andiamo Twister, i tempi dello SHIELD sono passati per
entrambi. Qui siamo davanti ad una catastrofe imminente, non ho assolutamente
il tempo per badare anche a te.
-Che c’è, entrare nel jet-set dei supereroi ti ha dato alla
testa ?
-Non so chi sia stato più fortunato dei due, Twister…se io
ad entrare nei Vendicatori e poi a perdere ogni parvenza di una vita normale, o
tu con il tuo gruppo poco noto ma ancorato alla realtà.
-Se ti fosse interessata la vita normale, ragazzo mio, non
saresti entrato nello SHIELD. E credimi, ogni tanto mi piacerebbe lasciar
perdere la realtà e viaggiare nello spazio come fai tu. Senti…sei tu l’esperto
di battaglie cosmiche. Sicuro che io non possa dare una mano ?
-Forse potresti…ma il tuo posto è con i Rangers, giusto ?
-Giusto. Prendete a calci quel pezzo di latta da parte mia,
d’accordo ?
-Contaci, Twister.
-Mi chiamo Drew – disse sorridendo mentre cambiava rotta.
Date le sue dimensioni, Maelstrom era già quasi al confine
con la California. Capitan Marvel, Molecola e Nuvola lo avevano appena
raggiunto, anticipando di qualche chilometro la barriera creata dall’esercito
nel pochissimo tempo a loro disposizione.
-Ho capito tutto. Se il
Rettificatore è stato creato per mettere fine agli errori dei Celestiali, non
può essere che per eliminare il Celestiale Dormiente. La religione Deviante
insegna che il crimine per il quale fu esiliato qui fu la loro creazione…ma si
tratta certamente di un mito. Esistono Devianti in tutti i pianeti visitati dai
Celestiali, quindi fanno parte dei loro misteriosi ed innominabili piani.
Quindi il Celestiale Dormiente deve aver commesso tutt’altro genere di crimine…ed
io penso di sapere quale sia.
Sulla sua strada, Molecola creò un muro di quasi mille
metri, manipolando la crosta terrestre. Con un grande sforzo lo trasformò in
adamantio purissimo. Maelstrom vi passò attraverso, come se fosse d’aria.
-Ah ! Una precauzione
davvero misera.
Toccò
il muro con la sua mano gigantesca, e questi si ridusse in polvere. Scacciò via
Molecola con un dito, come fosse un insetto. Fece altri due passi e poi si
fermò, guardando il cielo.
-C’è qualcosa…che mi sonda. Un altro Celestiale sta venendo
sulla Terra…ma non verso di me. [3]
-Nuvola…adesso
! Colpiscilo ! – la incitò Capitan Marvel, ma la ragazza restò impassibile alle
spalle del gigante.
-Io…provo…paura…al
pensiero di farlo. E’ illogico ma…ho paura, per la prima volta.
-Proprio
in un gran bel momento…Marv, vattene via di lì ! Presto !
Un
piccolo vortice di energia cinetica investì Genis, così in fretta da non dargli
il tempo di assorbirlo.
-Significa che non sono al sicuro come pensavo. Devo
sbrigarmi a risvegliare il Celestiale Dormiente, o saranno altri a distruggere
questa terra.
Maelstrom
si girò lentamente, mentre erano a terra, facendo crepitare dell’energia
cosmica attorno alle mani.
-Credetemi…questa morte sarà più indolore di quella che vi
avrebbe riservato Ego…
Se c’erano dubbi sulla
pericolosità di Maelstrom, questo numero dovrebbe averli allontanati. Frost
esce di scena, senza perdere veramente e senza svelare (per ora) le sue
intenzioni. Maggiori chiarificazioni le avrete durante il resto della serie
Capitan Marvel, così come scoprirete cosa succede ad Epoch leggendo Quasar. Non
vorrete mica scoprire tutto subito, eh ?
Alcune chiarificazioni d’obbligo:
gli Uni-Cervelli provengono dal #26 di Quasar; la storia dell’Uni-Cervello
terrestre e del Cubo Deviante è abbastanza complessa, e si dipana in una mezza
dozzina di episodi di Quasar, ma non è essenziale per comprendere l’episodio.
Alcuni di voi si chiederanno come
sia possibile che niente funzioni contro Ego, quando durante Maximum
Security (che, per fortuna mia e vostra, non è in continuity) bastava Gambit a
tenerlo a bada: in quel caso però Ego non era cosciente, mentre qui ha dalla
sua un’esperienza di miliardi di anni !
Non mi rimane che informarvi dei
due tie-in della saga: i Rangers parteciperanno indirettamente subito dopo
questo loro cameo nel #8 della loro testata, mentre le azioni del Celestiale
ancora anonimo saranno chiare in The Others.
Non date troppo credito a
Maelstrom e alle sue congetture sul Celestiale Dormiente… accidenti, tutti
questi commenti ed ancora non vi ho parlato di lui ! Beh, un’occhiata qui e a Fantastici Quattro #0 dovrebbero schiarirvi le idee !
Infine, onore al merito a
rossointoccabile per la battura sulle porte girevoli, utilizzata ovviamente
senza permesso.
[1]
vedi Fantastic Force (Marvel IT)
[2] Come apparentemente rivelato
in Capitan Marvel #9 (Marvel IT)
[3] Leggete “The Others” per scoprire
di che si tratta !
CAPITAN MARVEL #
11
Di Dei e d’altro
Parte 4: IL
NEMICO DEL MIO NEMICO
La mano di
Maelstrom, il Celestiale Nero, sovrastava i corpi svenuti di Capitan Marvel,
Molecola e Nuvola. Rick Jones osservava la scena dalla Zona Negativa, per
quanto fosse possibile capire: il Celestiale era così grande che non era
semplice capire subito cosa stesse facendo: a cento metri di distanza, senza
alzare la testa non si vedevano nemmeno le ginocchia.
Fece appena in
tempo a vedere un bagliore di energia, prima che le zone disabitate dei confini
dell’Arizona lascessero il posto ad un campo stellato.
-Okay, io rinuncio ufficialmente a capirci qualcosa.
-Uhhnn…cosa…Rick,
dove siamo !?
-Sei tu quello con la Coscienza Cosmica, no ? O sei troppo
occupato a focalizzarla sulla donna nuda coperta solo di nuvole che Quasar ti
ha affibbiato ?
-E’ una punta
di gelosia quella che avverto nella tua voce ?
-Questo è
l’Eon-Verso. Io sono Epoch – la voce vagamente femminile proveniva da tutte le
direzioni.
-La capoccia di Quasar.
-Sei stata tu
a portarci qui ?
-Sì. Nella
vostra dimensione sareste morti.
-Apprezzo la
differenza, grazie.
Anche Molecola
e Nuvola iniziavano lentamente a riprendere conoscenza; Genis si chiese quanto
potesse essere potente Maelstrom, per mettere fuori gioco così facilmente una
nebulosa senziente.
-Dov’è
Maelstrom adesso ?
-A due
chilometri dal punto in cui avete lasciato la vostra dimensione.
-Epoch, quando
ci siamo visti l’ultima volta [1] avevi detto che sarei stato io a chiedere il
tuo aiuto. Ti riferivi a questo momento ?
-…Sì – la
risposta non era stata data immediatamente, come le altre volte.
-Che posto è
questo ? – Molecola si guardò in giro con un’espressione piena di curiosità.
-Siete
nell’Eon-Verso, dimensione da me occupata al 90%. Io sono Epoch, Owen Reece.
-Ma se questa
dimensione è così piccola…come mai si vedono così tante stelle ? Non dovrebbe
essercene nessuna !
-Una domanda
da vero scienziato, Molecola.
-Perché le dimensioni psichedeliche hanno sempre uno sfondo.
-Una risposta da vero idiota, Rick
– sussurò Genis. Poi riprese a parlare con un tono di voce normale – Epoch,
siete tu e Quasar gli esperti in entità cosmiche. Che possiamo fare contro
Maelstrom ?
-Potete… - altra lunga pausa – Mi
dispiace, ma non posso rispondervi.
Un altro bagliore trasportò tutti
e tre di nuovo in Arizona. Giusto il tempo di ambientarsi di nuovo e rilevare
la posizione di Maelstrom e decollarono.
-Rick, è una mia impressione o
Epoch è sempre più strana ?
-Sii più specifico: più strana
di un fungo cosmico onnisciente con tre occhi, di un nerd onnipotente, di una
nebulosa senziente seminuda o di uno con la faccia stellata che parla con un
amico in un universo negativo ?
-Più strana di un terrestre che
per mascherare il proprio senso di inadeguatezza usa l’umorismo.
-Quindi esattamente come te, a
parte la faccenda del “terrestre”.
-……ti odio.
-Almeno non hai ancora cercato
di uccidermi.
-Non tentarmi, Rick.
A poche centinaia di metri, Quasar
e Makkari stavano raggiungendo i propri alleati.
-Siamo partiti sulla Terra, siamo
andati nella Galassia Nera, poi a Los Angeles, poi in Arizona, ora in
California… Il lavoro di Protettore dell’Universo è sempre così movimentato,
Quazester ?
-No. Ogni tanto è più
movimentato.
-Dì un po’, com’è che ti basta
incontrare Capitan Marvel un paio di giorni per diventare spiritoso, quando io
ti conosco da anni e non riesco mai a farti fare una battuta ?
-Perché dare soddisfazioni a
Capitan Marvel non mi dà fastidio.
-Ehi, che fine hanno fatto gli
Eterni che avevi riportato sulla Terra ?
-Tutti k.o ma ancora vivi. Ho
contattato Olympia, si sono offerti di riprenderli con sé e di aiutarci se la
battaglia degenerasse.
-Scusa, ma la battaglia non è già
degenerata !?
-Non chiedermi di capire gli
Eterni. Tu sei uno di loro, dovresti dirmelo tu.
-Riesco a malapena a capire me
stesso, figuriamoci Ikaris.
-Mak, potrei dire lo stesso di te
e di quasi tutti quelli che conosco.
-Sì, ma io ho dovuto sopportare
Ikaris per tremila anni !
Maelstrom era in vista, ormai…non
che la cosa fosse un passo avanti: era visibile a chilometri di distanza. Il
rumore dei suoi passi scuoteva il terreno, coprendo anche la sua potente voce.
Continuava a parlare da solo, nonostante nessuno lo stesse ascoltando; era
forse l’espandersi della sua mente, che superava i propri limiti precedenti?
-Una guerra tra Ego ed i Celestiali non ha senso. Ego dovrebbe essere
completo in sé e per sé, come tutti i pianeti… solo i loro abitanti sono guidati
dal desiderio di esplorazione e conoscenza. Invece i Celestiali non si
interessano mai ai pianeti, ma ai loro abitanti. Ma dato che Ego è il proprio
unico abitante…come vedranno i Celestiali la cosa ? Lo scopo dei Celestiali è
l’evoluzione degli esseri viventi, ma come può un pianeta evolversi ?
Ovviamente gli dei sono pazzi. Il che è sicuramente un vantaggio, per chi sa
cogliere al volo le occasioni come me.
-Quasar, sei tornato finalmente.
Non hai portato con te i Rangers ?
-Ho pensato fossero più utili
altrove, Genis.
-Se lo dici tu. Ora che facciamo ?
Tra poco Maelstrom arriverà al confine con la California, dove le forze
militari terrestri progettano di fermarlo.
-Sarà una strage !
-Quasar, credo dovremmo usare a
nostro vantaggio la situazione che Epoch ci ha donato.
-Che intendi, Molecola ?
-Maelstrom ci crede morti; non
potremmo sfruttare questo a nostro vantaggio ?
-Buona idea. Molecola, credi di
poter scaraventare Maelstrom nello spazio ?
-Dipende da quanto saremo veloci e
dal controllo che ha del proprio potere.
-Proviamoci. Io e Makkari
cercheremo di distarlo; tu scaraventalo nello spazio. Capitan Marvel, sei
l’unico con una minima possibilità di coprirgli le spalle. Nuvola, io e te lo
attaccheremo una volta nello spazio; spero di poterlo scaraventare nel Sole.
-D’accordo, mi sembra un buon
piano.
-Non funzionerà.
-Che c’è, Rick ?
-Secondo me sa già che siete
ancora vivi. Se ha il potere di un Celestiale si sarà accorto che eravate
nell’Eon-verso, ed appena vi avvicinerete vi individuerà.
-Che dice ?
-Che Maelstrom sa sicuramente che
siamo vivi. Cosa proponi ?
-Fate spostare tutti i militari
sul suo passo, facciamolo arrivare ai monti Diablo.
-Sei impazzito !? E fargli
risvegliare il Celestiale Dormiente ?
-Non mi pare che questo
Maelstrom sia pappa e ciccia con i Celestiali; questo Dormiente probabilmente
non vorrà farselo alleato. Da quel che ho visto ai Celestiali interessiamo
quanto delle formiche ad un pic-nic.
-Cos’è un “pic-nic” ?
-Genis, non abbiamo molto tempo. Cosa
propone Rick ?
-Dice che il Celestiale Dormiente
si ribellerà e sconfiggerà Maelstrom.
-E questo in base a cosa lo dice ?
-Intuito, penso. Ho imparato che i
suoi suggerimenti più strani sono i più sensati.
-Beh, io ho imparato a non puntare
tutto sull’intuito. Proveremo lo stesso a fermarlo; se non funziona e Rick ha
ragione, Maelstrom sarà fermato comunque.
-Sono d’accordo, preferisco
combattere che continuare a seguirlo e basta. Meglio togliere i soldati, però.
-Perfetto; intercetterò le loro
trasmissioni con le Bande Quantiche e…
-Quasar, se permetti…credo di
potermene occupare in minor tempo.
-Beh…ok…
Molecola chiuse gli occhi per un
attimo, e li riaprì sorridendo.
-Ecco fatto. Adesso sono a qualche
chilometro di distanza.
-Però…devo dire che avere degli
aiutanti fa comodo, a volte…
Quasar e Makkari volarono davanti
a Maelstrom, cercando di attirarne l’attenzione.
-Ehi, Maely ! Non preferiresti
fare una capatina ai Caraibi ?
-Mi ricordo di te. Non ti avevo già ucciso tempo fa ?
Quasar lo colpì con un gancio
destro, ricoperto di un guanto alto trecento metri. Maelstrom lo indicò con un
dito, e Quasar si trasformò in un raggio di luce diretto verso il cielo.
-Che gli hai fatto, bastardo
mezzo-sangue Deviante !?
-Silenzio. Non mi diverti più.
Makkari cadde a terra come se
pesasse centinaia di tonnellate, ed il terreno iniziò a tremare. Maelstrom si
voltò, osservando Molecola ricoperto di energia cosmica.
-Ah, il semidio mancato. Fai del tuo meglio: non funzionerà.
Le molecole sotto il gigante
obbedirono al loro padrone, sollevandosi verso l’alto incontrando il campo di
forza personale di Maelstrom, che le annichilì. Centinaia di tonnellate di
terreno si alzarono a mezz’aria, lasciando il Celestiale in piena forma.
Il mantello terrestre si squarciò,
scatenando una fiammata di lava incandescente; il campo di forza bloccò anche
questa.
-Patetico.
I suoi occhi si illuminarono di
luce, e Molecola scomparve in un lampo di luce.
-Tocca a noi, Nuvola ! Forza !
-Io…io…provvedo a Quasar.
Anche Nuvola scomparve nel cielo.
Tutti i Protettori dell’Universo erano fuori gioco, adesso.
-Uh-oh…
-Sai, inizio a non sopportarli
proprio più questi tizi…
Genis volò via alla massima
velocità, sperando che Maelstrom lo inseguisse; invece continuava a camminare
in linea retta verso i monti Diablo.
Los Angeles, California. Ego
occupava ormai l’80% delle strade della città, incurante dei suoi abitanti e
degli eroi che tentavano inutilmente di rallentarlo. La sua materia aliena
restava ancorata al terreno, di cui aveva ancora bisogno per il proprio
nutrimento. L’unica eccezione era l’appartamento di Rick Jones: delle specie di
rampicanti entravano attraverso il buco nel muro, fino a riformare una faccia
che stava parlando con Marlo Jones.
-Quindi…vuoi divorare la Terra ?
-No, voglio assorbirla per sostituirmi a lei.
-Quindi tutti noi terrestri
moriremo ?
-Sì. Il pensiero non sembra turbarti quanto i tuoi simili.
-A dire la verità sono già morta,
una volta…Sei proprio sicuro di voler uccidere tutti ?
-Sì. I terrestri saranno assorbiti come tutta la materia di questo
pianeta.
-Uh. E poi che hai intenzione
di fare ?
-Combattere i Celestiali e Colui Che E' Sopra Tutti.
-Vuoi dire il Dalai Lama ? E
perché ?
-Eoni fa, i Celestiali atterrarono
sulla mia superficie. Ero il primo pianeta visitato da loro a comprendere le
loro azioni, e a resistergli attivamente. Desideravo soltanto privacy, ero in
pace con me stesso e non volevo evolvermi. Ma loro volevano violentare il mio
essere con i loro esperimenti genetici. Li attaccai e loro...mi ferirono. Nessuno
mi aveva mai ferito, prima: era la prima sensazione di dolore della mia vita.
Terminarono i loro esperimenti e lasciarono la mia superficie, per non fare più
ritorno. Questo evento mi mise in guardia contro tutti gli stranieri, e per
questo uccisi ogni singolo essere vivente che entrasse in contatto con me.
-Forse avresti dovuto trovarti uno
psicanalista per pianeti…hai covato un po’ di rancore, eh ?
-In seguito entrai in contatto con i
terrestri, ed imparai ad odiarli come mai abbia mai odiato i Celestiali stessi.
Seppi quanto fossero importanti gli esperimenti dei Celestiali, specialmente
sulla Terra, e devisi di rovinarli per vendicarmi di entrambi. A questo scopo
mandai un mio Anti-Corpo in avanscoperta, e fui contattato da Frost che mi
promise un'alleanza vantaggiosa.
-Senti, posso anche capire che tu ce
l’abbia con questi Celestiali, ma che ti hanno fatto i terrestri !?
-Mi hanno...umiliato.
-Sì, ma non tutti ! Non credi di dover
risparmiare gli innocenti ?
-No. Sono solo agglomerati di molecole.
-Anche io ? Abbiamo parlato per ore !
Scommetto che non avevi mai parlato con nessuno senza tentare di ucciderlo.
-Sì...è vero.
-Secondo me non sei malvagio, solo incompreso.
Senti, ci sono molti esseri umani che come me non vogliono farti del male…
cavolo, a chi verrebbe in mente di litigare con un pianeta !? E poi che pianeta
sarebbe la tua nuova Terra senza abitanti ?
-Hai...hai ragione. Forse dovrei
riconsiderare le esperienze che mi hanno portato a questa guerra.
-Forse parlarne ti farebbe bene…E mentre
lo fai non vuoi uccidere nessuno, vero ? Io e la Terra siamo…ehm…vecchie
amiche.
-Non lo so...fatico a seguirti...
-Ti fidi di me ?
-Non puoi essere un pericolo per Ego il
Pianeta Vivente.
-Allora potresti ritrarre un po’ quella
tua materia ? Voglio dire, se salta fuori che non vuoi divorare il pianeta ti
sarà utile, no ?
-Hai ragione...ho arrestato la mia
crescita.
-Perfetto. Puoi sfogarti, adesso.
-Beh...tutto è iniziato cinque miliardi
di anni fa...
Sulla Luna,
Quasar si rialza con un mal di testa a dir poco galattico. Sotto di lui le
rocce si sono sgretolate, anzi guardandosi intorno scopre di aver appena creato
un nuovo cratere lunare.
“Grande…il
Cratere Vaughn. Meno male che ho alzato appena in tempo un campo di forza…”
*Tutto bene ?*
“disse” telepaticamente Nuvola, ai margini del cratere.
*Sono ancora vivo. Come fai ?*
*Come faccio cosa ?*
*A respirare. Hai un corpo umano
dopotutto*
*Non respiro. Ma se ne avessi
bisogno potrei trasformare parte di me in ossigeno. Cosa ti ha fatto Maelstrom
?*
*Mi ha spinto, in pratica. Mi ha
accelerato fino alla velocità della luce…così, senza sforzo. Se non avessi
deviato la mia traiettoria per finire qui, ora sarei a metà strada per Marte.
Schiantarsi contro un satellite…che modo di frenare, eh ? A volte adoro questo
lavoro*
*Prima di ritornare vorrei farti
una domanda, Quasar. Quello che ha detto Epoch nella Galassia Nera era vero ?
Mi ha scelto solo per fermare Frost ?*
*Credo di sì*
*Allora forse dovrei andarmene, se
il mio compito è stato portato a termine*
*Nuvola, io sono stato nominato
Protettore per fermare Maelstrom. Ma sono ancora qui*
*Maelstrom deve ancora essere
fermato, infatti*
*Touché. Senti, forse non sarà un
discorso da intrepido capo ma non ho tempo per tranquillizzarti. Se sei qui
soltanto per portare a termine una missione e basta, puoi anche andartene. Se
questo universo significa qualcosa per te, e sei pronta a morire per esso, allora
torna con me sulla Terra. Mi troverai impegnato in una missione impossibile*
Maelstrom aveva già passato il
confine della California, ed era già molto oltre la Valle della Morte. Per
fortuna (o per risparmiarsi complicazioni ?) la sua traiettoria non toccava Las
Vegas o qualunque altra città, grande o piccola che fosse.
Genis colpiva continuamente
Maelstrom con i suoi colpi migliori, ma iniziava a stancarsi seriamente. Il
gigante aveva capito che il mezzo Kree non lo avrebbe mai fermato senza un colpo
Celestiale da assorbire.
-Rick, non so per quanto potrò
andare avanti ! Sto quasi esaurendo le mie riserve di energia fotonica !
-Forse posso aiutarti io.
-Molecola ? Makkari ? Ma non
eravate…
-Ha aumentato la mia massa di
diverse tonnellate, ma l’ho fregato riducendo la mia densità. A te come sta
andando, CapMarv?
-Ti ho già detto di non chiamarmi
così. Puoi aiutarmi, Molecola ?
Le sue mani si illuminarono di
luce bianca e le appoggiò sulle Nega-Bande, che si rigenerarono.
-Per fortuna posso ancora controllare
limitatamente l’energia. Mi aveva trasformato in onde FM, ma mi sono
reintegrato. Ho anche riparato il buco nel mantello che avevo fatto.
-Inizio a capire perché Quasar
se lo porta dietro: a fare le pulizie è un maestro !
-Parlando di Quasar, eccolo che
ritorna.
-Dove hai lasciato Nuvola, Quizar
?
-Credo non verrà. Genis, chiedi
scusa a Rick da parte mia…aveva ragione, come al solito.
-Dovrei entrare in politica.
Anzi…ripensandoci, proprio per questo non mi farebbero mai entrare !
-Si sta già avvicinando a
Fresno…cavolo, cammina lentamente ma ha il passo talmente lungo che sta
attraversando centinaia di chilometri nel giro di ore ! Sarà al Monte Diablo in
poco più di mezz’ora, di questo passo !
-E non siamo riusciti a
rallentarlo, Quaze.
-Di questo passo finiremo per
farci ammazzare sul serio. A meno che uno di voi non abbia il numero del
cercapersone di Galactus, ci conviene farlo arrivare dal Celestiale Dormiente.
-Non è pericoloso ?
-Finora Maelstrom si è limitato, e
non ha attraversato nessun centro abitato.
-Causa un terremoto in Arizon e
rade al suolo Lemuria…e si sta ancora limitando ?
-Maelstrom ha quasi distrutto
l’Universo quando aveva un potere molto più limitato. Abbiamo visto cosa
è in grado di fare con il minimo sforzo. Tanto vale contare sul Dormiente.
-Quaze, è una follia ! Maelstrom
non comprende neanche il proprio potere, mentre posso assicurarti che il C.D. è
parecchio più esperto !
-Da quanto mi hai detto, Makkari,
il Dormiente si è ribellato ad un’intera schiera di Celestiali. Non credo si
alleerà così facilmente con Maelstrom.
-Prima di tutto, non dovremmo
semplificare a tal punto i Celestiali da pretendere di capire come pensino.
Secondo: mettiamo che il C.D fermi Maelstrom…noi come fermiamo il C.D !?
-Mi sta venendo un’emicrania a
cercare di stargli dietro…
-Io invece credo di aver
capito, Rick. Lasciamogli fare quello che vuole, se è davvero l’ultima speranza
che abbiamo.
-Abbiamo mezz’ora di tempo per
organizzarci…
Alle pendici del monte Diablo,
California. Venticinque minuti dopo, in una piccola e malfornita base militare.
Due agenti in uniforme S.H.I.E.L.D
stanno montando di guardia.
-Secondo te perché ci hanno
assegnato a questo posto, Jeff ?
-Non lo so, ma dobbiamo aver fatto
qualcosa di tremendo nelle nostre vite precedenti per meritarci questo.
-Andiamo, non è poi tanto male…
-Siamo qui da due anni, Chuck. Due
anni passati a fare da guardia a una montagna, per la miseria ! Non è per
questo che mi sono arruolato !
-Non è proprio come quegli incarichi in cui ti danno le macchine volanti,
certo, ma facciamo il nostro dovere.
-Sì, dev’essere stato un crimine
terribile, per fare un lavoro così noioso insieme ad uno così noioso.
-L’agente Vasquez mi ha raccontato
che c’è una leggenda su di un gigante sepolto qui sotto, per punizione.
-Ma per piacere, Chuck…non si
mettono di guardia degli agenti S.H.I.E.L.D solo per una leggenda ! Io ho
sentito dire che nella montagna c’è una base Skrull.
-Naah. Se fosse vero non avrebbero
trasferito quasi tutti altrove, dopo la Guerra dei Mondi. Sai che dicono su
quel gigante, Jeff ? Dicono che un giorno si sveglierà e sarà la fine del mondo
!
-Sì, come no. Scommetto che se ci
fosse la fine del mondo sarebbe a New York. Sai quanti agenti sono assegnati a
New York ?
-In città qualcuno ha detto che
una volta sono venuti qui i Vendicatori ed hanno visto un gigante.
-Chuck, per l’amor del cielo
piantala con questa storia del gigante ! E’ tutta una…ehi, che succede ? Un
terremoto ?
-No, sono più scosse…come dei
passi…
-Non ricominciare con il gigante,
ti prego. Sarà soltanto il solito…terremoto…californiano…oddio, quello è…
-Il fucile, Jeff ! Carica il
fucile !
-Ci serviranno dei…fucili più
grossi…
Un gigante in armatura blu scuro
si stava avvicinando con passo lento, apparendo all’orizzonte e rivelando
sempre di più la propria statura. La base fu subito messa in allarme e le armi
pesanti furono caricate il più in fretta possibile, ma il gigante era proprio
davanti alla montagna adesso. E parlava, anche.
-Umani…persino qui, nel luogo che per i Devianti è il più sacro al mondo.
Bene bene…vediamo un po’ che faccia ha il loro dio…
Avvicinò una mano alla roccia ma
un fulmine lo colpì alla schiena; tutta la zona era coperta di nuvole, che si ammassarono
e si scurirono. Al fulmine ne seguì un altro, e un altro ancora. La loro
potenza si decuplicava di volta in volta.
-Ah…la nebulosa senziente. Non ha imparato la lezione, sembra…
Alzò una mano, fino a toccare gli
strati più bassi delle nuvole. Ne afferrò una parte e strinse il pugno, che si
caricò di energie innoninabili. Abbassò il braccio e quando aprì la mano, sul
palmo c’era una ragazza bionda nuda. Nuvola.
-Mi hai…strappata al resto della
mia massa…
-Sei più umana di quanto pensassi, Nuvola. Sei anche altrettanto stupida.
Chiuse il pugno, da cui uscì
soltanto della polvere colorata. Nuvola era ancora viva, ma la sua mente era
stata separata dal resto della nebulosa. Era stato…doloroso.
-Sono qui per te, o Dormiente.
Il sogno è finito !
Con un gesto delle braccia
squarciò letteralmente in due la montagna, rivelando l’enorme porta in
materiali alieni. Provò a fare lo stesso per entrare, ma la porta resistette.
Allora scatenò le energie del Celestiale in raggi dalle mani, come se stesse
usando la fiamma ossidrica per aprire una cassaforte. Fu sufficiente per aprire
un buco da cui la sua mano potesse passare. E mise dentro la mano.
-Io ti chiamo al risveglio, Celestiale Dormiente ! Risvegliati Tiamut, il
più temuto tra gli Dei dello Spazio !
La montagna fu scossa
dall’interno. La porta si ridusse in frantumi, ed un gigante in armatura nera e
dorata ne fuoriuscì.
Ma questo non era che un guscio
vuoto, nient’altro che l’armatura di ciò che era stato Tiamut. La fiamma vitale
non bruciava più al suo interno. Maelstrom gli concese parte delle proprio
energie, come una sorta di defibrillatore cosmico, ma Tiamut non si muoveva.
-Ma certo…prima di imprigionarti per il tuo imperdonabile crimine, i
Celestiali asportarono la tua essenza cosmica e la confinarono in una fiala. Ma
da allora sei rientrato in possesso della tua mente, non è così ? Sei tornato a
vivere, in passato ! Fai appello alla tua mente, Tiamut, e raggiungimi su
questo piano per vendicarti !
Quello che Maelstrom non sapeva
era che durante il suo sonno Tiamut aveva realmente sognato. La sua mente
titanica aveva viaggiato per inimmaginabili piani astrali, in cerca della
strada per il ritorno. Aveva trovato una realtà creata da un altro essere con
un potere paragonabile al suo…Franklin Richards. La mente onirica del
Celestiale Dormiente si era ricreata in quella realtà, entrando nel sogno e
tentando di controllarlo. Ma quella realtà e quel Celestiale erano solo una
pallida e frettolosa copia della verità. Quel Tiamut fu sconfitto e parte della
sua essenza imprigionata dalla sua simile Ashema.
Ma come si può intrappolare la
mente di un sogno ? Come si può mettere a freno l’immaginazione di un dio i cui
sogni manipolano l’universo ? Tiamut era ora cosciente di cosa accadesse nel
mondo dei non dormienti. Bastò il più piccolo barlume di veglia per reclamare
la propria mente, strappando ad Ashema il frammento di coscienza che gli aveva
rubato.
Una forza che non metteva piede su
questa terra da più di diecimila anni si svegliò all’interno del Celestiale
Dormiente.
-Tu…vivi ! Sono riuscito nel mio intento !
-Credi davvero che possa
funzionare, Quaze ?
-Siamo ancora invisibili…grazie ai
miei poteri sullo spettro elettromagnetico e a quelli di Genis sulla luce.
-Come ha fatto a non vederci, se è
un Celestiale ?
-Era troppo concentrato e pieno
di sé per badare a delle pulci come noi.
-Avrà davvero resuscitato il C.D ?
-Ormai non mi stupisco più di
niente. Forza, è il nostro momento.
Il gruppo tornò ad essere
visibile, posizionandosi a metà tra Maelstrom e Tiamut.
-Che ci fate voi qui !? Non vi
ho sconfitti abbastanza duramente, forse ?
-Voglio parlare con voi due.
Maelstrom, che diavolo credi di fare a risvegliare il Celestiale Dormiente ?
-Non ascoltare questo sedicente eroe, o Dormiente. Dimmi, quale crimine
potrebbe mai esserti valso l’esilio dai tuoi simili ? Non credo che tu abbia
tentato di sabotare i misteriosi piani degli Dei dello Spazio. Penso piuttosto
che tu abbia cercato di prendere il comando della Seconda Coorte.
-Un Celestiale non ragiona così, Maely ! Mi sembra piuttosto
una cosa da…te !
-Ho detto di fare silenzio, Eterno. Anche tu disprezzi queste patetiche
creazioni dei tuoi simili, non è così ? Noi siamo dei, Tiamut. Questo mondo ci
appartiene, poiché abbiamo creato le forme di vita che lo abitano.
-No ! Ascoltami, Celestiale
Dormiente o qualunque sia il tuo nome…non stai parlando con uno dei tuoi
simili, ma con una persona che in passato ha cercato di far collassare
l’universo per potersi fondere con esso. I Celestiali hanno lavorato per
milioni di anni sull’evoluzione, non posso credere che tu sia poi così diverso,
che a te non importi niente della Terra.
-Piccolo insolente…ti
dimostrerò di essere degno del potere !
Sollevò una mano carica di energia
cosmica, pronto a disintegrare Quasar. Il Celestiale Dormiente afferrò il suo
braccio e lo bloccò. Fissò Maelstrom con i suoi due enormi ed inumani occhi
gialli.
-Che cosa…esigo una spiegazione per questo, Tiamut ! Che importanza hanno
questi insetti per te ? Che importanza ha per te questa palla di fango ?
Rispondimi, dannazione !
Il Celestiale Dormiente non
rispose e non si mosse.
-Maelstrom, non hai capito ? Puoi
anche aver rubato il potere di un Celestiale, ma per loro sei ancora meno di
niente !
-Non tentare di confondermi !
-Allora secondo te perché non
c’è qui una Schiera per fermarti ? Se sei davvero così pericoloso per loro,
perché non ti stanno considerando ?
-Io sono importante ! Sono resuscitato infrangendo una legge
cosmica, ho rubato l’onnipotenza ed ho tutta l’intenzione di distruggere i loro
piani !
-Perché ? Non ne hai motivo !
-Perché,
“Capitan Marvel” ? Perché un gigante alieno mi grida continuamente nella testa
di rimediare agli errori dei Celestiali, perché disprezzo infinitamente il
destino che il mio essere mezzo Deviante mi ha riservato, perché voglio
stringere tra le mani il cuore di questo pianeta e fargli provare lo stesso
dolore che ho provato io ! Questo è un motivo abbastanza valido per te,
forse !?
-Puoi essere alto quanto una
montagna, ma sei un piccolo uomo che non capisce cosa sta cercando di fare, che
accecato dal passato non comprende cosa sta facendo. Ora basta, Maelstrom. E’
durata abbastanza.
-No…no ! Stai cercando di
confondermi, come l’ultima volta ! Io sono onnipotente !
-Anche io sono stato onnipotente,
Maelstrom…e non sono riuscito a combinare niente. Certe cose è meglio lasciarle
agli dei, credimi.
-La tua mente è un libro
aperto per me, Owen Reece alias Molecola…
Vedo
come tu rifiuti il potere perché hai sempre temuto gli altri.
Vedo
Makkari che cerca di differenziarsi dagli altri Eterni perché teme di morire
dentro dopo aver vissuto così a lungo.
Vedo
Quasar che si assume la responsabilità del potere perché cresciuto con un senso
di colpa per la separazione dei genitori.
Vedo
Genis-Vell che tenta di essere all’altezza del padre perché si sente una
pallida copia.
Vedo
Rick Jones passare da un’avventura all’altra nel tentativo di dare un senso
alla propria vita.
Posso
vedere all’interno delle vostre anime ed analizzare perché siete come siete
ora…pensate davvero che io non sia in grado di vedere dentro me stesso ?
Pensate che non conosca ogni singolo aspetto della mia anima nera, ed i motivi
per cui sono ciò che sono ? So quello che sono e lo accetto. Non ho dubbi su di
me.
-Il Maelstrom che conosci è morto.
Non sei altro che un insieme di ricordi confusi e di sensazioni dimenticate.
Hai detto tu stesso di non credere di avere un’anima, non è così ? Allora cosa
sta animando il Celestiale Nero ? Chi ha veramente il controllo, Maelstrom ?
-No…no ! Io devo sapere…io devo sapere !
Si liberò la mano ed afferrò la
testa del Celestiale Dormiente, entrando in comunione con la sua mente
colossale. Bastò un secondo. Lasciò la presa, portando le mani tremanti alla
propria testa.
-Non avevo…compreso ! Noi non siamo…noi non siamo niente per loro, sanno a
malapena della nostra presenza… abbiamo sempre pensato di vedere uno schema
nelle loro azioni, ma non li abbiamo mai capiti. Pensavamo che il Celestiale
Dormiente fosse stato esiliato qui…ma se fosse una sua scelta ? Cosa può
esserci di così importante su questo pianeta, da giustificare una cosa del
genere ? Che scopo ha il Rettificatore, se non è Tiamut l’errore da correggere
? Che utilità ha l’umanità per i Celestiali ? Perché mi hanno fatto ritornare ?
Non capisco…non riesco a capire ! Vedo le loro menti e sono inafferrabili !
Qualcuno mi spieghi…qualcuno mi spieghi !
Il Celestiale Nero alzò gli
occhi al cielo ed emise un raggio di luce, diretto verso lo spazio.
-No…no ! Non può finire in questo modo ! Ti prego Ens, aiutami ! Non
lasciarmi morire di nuovo !
Il raggio di luce si fermò.
-Wow. Mai visto un mal di testa
così.
Il Rettificatore era di nuovo in sé.
Indicò la montagna ed il Celestiale Dormiente abbassò leggermente la testa,
tornando sui suoi passi. Rientrò nella cripta della montagna e la porta si
ricompose in un batter d’occhio. Anche la montagna tornò ad essere integra. Il
Rettificatore si girò ed iniziò a camminare di nuovo, quando Makkari si piegò
in due dal dolore tenendosi la testa. Quasar lo sorresse.
-Che succede, Mak ?
-Un’onda mentale…di potenza
spaventosa. Mi ha parlato, Quasar…il Celestiale Dormiente mi ha parlato ! E’
stato solo un sussurro, ma è stato talmente forte da…da…non so se posso
descriverlo a un non-Eterno.
-Che ti ha detto ?
-Ha detto…ha detto “Il giudizio
non è ancora concluso”. Non capisci, Quaze ? I Celestiali non hanno ancora
finito di giudicare il pianeta ! Credevamo che la Quarta Coorte ci avesse
ritenuto meritevoli di continuare ad esistere…ma non è così. Hanno solo
rimandato il giudizio. E un giorno…forse tra un anno, forse tra altri
mille…torneranno per giudicarci, definitivamente.
-Non vorrei interrompervi, ma il
Celestiale Nero sta decollando !
-Meglio seguirlo…ce la fai a
volare, Mak ?
-Preferirei non provarci subito.
-Noi lo seguiamo, tu intanto pensa
a Nuvola…cerca di capire se si è ripresa.
La piccola base militare
S.H.I.E.L.D, alle pendici del monte Diablo.
-Se ne sono andati, Jeff !
-Che accidenti era !? Mi è
sembrato di vedere delle persone, sulla montagna…
-Probabilmente erano super-eroi.
Hai visto che roba ? C’era davvero un gigante, sotto la montagna !
-E c’è un altro gigante, in giro…
-Ti sei ricreduto su questo
lavoro, Jeff ?
-Col cavolo ! Dovremo firmare
centinaia di dichiarazioni, per spiegare cos’è successo ! E ci faranno restare
di guardia giorno e notte, dopo questo !
-Beh…però è stato eccitante, no ?
-Chuck, chiudi il becco per una
volta in vita tua.
-Sembra che Rick avesse ragione
dopotutto, Genis.
-Già, di solito è così.
-Vorrei ricordarvi che non
abbiamo ancora finito. Ego sta ancora divorando LA, se ve ne siete dimenticati
!
-Credo che non sia più un grosso
problema, Rick.
-E perché ?
-Scommetto che questo
Celestiale Nero sta andando a fermarlo. E’ iniziato tutto a Los Angeles, giusto
? E tutto finirà a Los Angeles.
-Spero che tu abbia ragione.
-Abbiamo appena rischiato il mondo su una tua intuizione,
Rick…è così difficile credere che una delle mie possa funzionare, adesso ?
-E’ proprio perché hai detto che
andrà tutto bene che mi sto preoccupando !
Il Celestiale Nero si fermò sopra
Los Angeles, come previsto. Molecola fece scomparire la cupola che aveva creato
per fermare Ego…non che al momento fosse necessario. Delle migliaia di
tonnellate di materiale alieno non c’era più traccia.
-Che è successo !? Dov’è finito
Ego ?
-Forse ci hanno pensato i
Vendicatori della Costa Ovest…
-Con tutta la pubblicità che
gli hanno fatto, sarebbe anche ora che servano a qualcosa…cavolo, noi abbiamo
salvato il mondo almeno tre volte oggi e non finiremo neanche al telegiornale !
-La Coscienza Cosmica funziona
ancora, finalmente ! Ora che non c’è più Frost a rifletterla, so dove si trova
Ego.
-Dove ?
-Davanti a casa tua.
-Stai scherzando, vero !? No
certo che non scherzi, perché sarebbe divertente…
Dalla città decollò…qualcosa, in
insieme confuso di sostanze organiche mai viste sul pianeta. Era ciò che
restava del Pianeta Vivente. La massa informe divenne una sfera di dieci metri
di diametro, con un volto quasi umano ed un tentacolo che tratteneva una
giovane donna terrestre.
-Marlo !? Che c’entra adesso
Marlo con Ego !?!?
-Sapevo che mi avreste rintracciato
anche qui ! Posso avere solo una minima parte del mio potere, ma posso ancora
sconfiggerti !
-Ego, lasciami
andare ! Non avevi deciso di dimenticarli !?
-Ho cambiato
idea.
-Forse hai
parlato un po’ troppo con me…
Un paio di forbici di energia
quantica tagliarono il tentacolo, mentre gli occhi di Ego si caricavano di
energia cosmica e le mani del Celestiale si avvicinavano. Un colpo mentale
deconcentrò Quasar, che non riuscì ad afferrare Marlo.
Mentre Ego usava le sue ultime
energie contro il Celestiale Nero, Marlo cadeva al sicuro su di un materasso
creato al volo da Molecola.
Il Celestiale Nero ignorò
totalmente le energie di Ego, schiacciandolo con entrambe le mani come se fosse
stato una mosca stupidamente ferma davanti a lui. Poi separò le mani, su cui
erano rimasti soltanto una cinquantina di chili del Pianeta Vivente.
Sulle mani si concentrò
dell’energia, ed Ego si ricompose come massa informe, che volò immediatamente
nello spazio.
Il Rettificatore, ancora senza
nome, scomparve nel cielo.
Genis portò Quasar a terra, mentre
si stava ancora riprendendo; Molecola fece scendere lentamente anche Marlo a
qualche chilometro dalla città.
-Allora…è finita.
-Ma cosa ha fatto il Rettificatore
? Qual era il suo ruolo in tutta questa faccenda ?
-Distruggere Ego, forse.
-O forse curarlo da quello che gli
avevano fatto.
Tutti si girarono verso Marlo con
una faccia indescrivibile.
-Beh…è quello che mi ha detto lui
! Magari si sono pentiti di averlo spaventato e volevano curarlo…o forse lo
hanno migliorato davvero, chi lo sa…
-Marlo…come mai Ego ti aveva
presa in ostaggio, e come mai si è ritirato ?
-L’ho convinto io.
-Tu !? – chiesero all’unisono
Genis, Rick, Quasar e Makkari – E come ?
-Abbiamo solo…parlato. Avete mai
provato a chiedergli cosa volesse, invece di combattere ?
-A dire la verità ci abbiamo provato,
ma ha tentato di ucciderci.
-Merito del fascino femminile,
allora !
-Non riesco a crederci…Marlo ha
sconfitto Ego !!!
-Rilevo qualcosa in avvicinamento,
gente… - disse Quasar guardando nelle Bande Quantiche.
-Ego ?
-No, ha una firma energetica molto
diversa. Credo sia mandato dal Rettificatore.
Una piccola sfera blu scese
velocemente dal cielo, fermandosi proprio di fronte al punto in cui gli eroi si
erano fermati a riposarsi dopo una giornata interminabile.
-Non rilevo assolutamente
niente…Molecola ?
-Non è né materia né energia,
Quasar. L’unico motivo per cui non posso dirti che non esiste è che lo sto
toccando.
-Che significa ? Credevo che il
Rettificatore avesse terminato il suo compito…
-Andiamo gente, se c’è una cosa
che ho capito oggi – Genis si avvicinò alla sfera – è che è le risposte arrivano da sole, appena
smetti di pensarci !
-Quindi dev’essere molto facile
avere le risposte, per te…
-Senti Rick, un’altra parola e…
Si appoggiò alla sfera con una
mano, e fu rimpiazzato da un vortice di energia. Quando si dissipò, al suo
posto c’era Rick Jones…la sfera era scomparsa, e sul terreno c’era Genis-Vell.
Separato fisicamente da Rick.
-Ma che…Marv !?
-Rick !?
Entrambi provarono a sbattere le
proprie Nega-Bande l’una contro l’altra…senza alcun effetto.
-Beh, sembra che stavolta debba
darti ragione, Marv…A volte basta non pensare al problema, e questo si risolve
! – disse Rick mentre correva ad abbracciare Marlo.
Mezz’ora dopo, dopo numerose
strette di mano, Quasar e Molecola lasciarono Los Angeles.
-Quasar, ho le informazioni che
avevi richiesto – era stata una voce proveniente dalle Bande Quantiche a
parlare.
-Dimmi, Epoch. Come mai così tanto
tempo ?
-Ero impegnata…una richiesta
d’aiuto dell’ultimo momento. Ho scoperto una limitata documentazione su Menoch
l’Assemblatore.
-Il Celestiale Rosso, quello che
ha creato il Rettificatore ?
-Sì. I perduti Eterni di Crymalia
l’hanno incontrato. Nei loro testi sostengono che quest’essere era noto per
aver creato un altro pseudo-Celestiale, come parte di un complesso ed in parte
inspiegato esperimento.
-“Pseudo”…vuoi dire che il
Rettificatore non era un vero Celestiale ?
-No. Era solo un esperimento, o
forse una nuova forma di vita. Del resto Maelstrom non avrebbe potuto in nessun
modo sovrastare la mente di un Celestiale, come provato dalla sua disfatta.
-Epoch, sei riuscita a capire il
senso di tutto questo ? Che volevano fare i Celestiali ? Abbiamo visto che
tutti si sono solo intromessi…Frost, Maelstrom, Ego stesso…
-Posso soltanto dirti, Quasar, che
nessuno può presumere di comprendere le motivazioni di dei e d’altri esseri
simili.
Ai margini della Galassia Nera.
Un pianeta disabitato, continuamente raggelato da forti venti. Le orme dei
Celestiali sono già state cancellate. A terra giace un enorme frutto rosso,
ricoperto di polvere e pronto a marcire.
Una piccola increspatura si forma
sulla spessa pellicola che lo ricopre. Poi un’altra. E un’altra ancora, fino a
quando non sono cinque. Qualcosa spinge disperatamente dall’interno, e dal
frutto fuoriesce prima una mano e poi un braccio.
Due mani allargano il buco.
Materiale organico si sparge su quel pianeta dimenticato da tutti. Dopo qualche
istante è calpestato. Un uomo alto due metri e dieci, nudo eppure incurante del
clima gelido, si guarda le mani ed osserva il paesaggio.
-Sono…tornato ! SONO TORNATO ! –
urla al cielo stellato, quasi si aspettasse una risposta. E poi ride. Una
risata di compiacimento e di sfida. Maelstrom è tornato, di nuovo integro nel
corpo e nella mente.
Poco prima era un dio. Lo sarà di
nuovo.
Fine ?
Ed eccoci arrivati alla fine.
Parecchie trame hanno trovato la loro conclusione, altre sono state introdotte
ed altre ancora soltanto accennate. Nel corso della saga abbiamo scoperto le
motivazioni di Frost, di Ego e di Maelstrom…ma quelle dei Celestiali ancora ci
sfuggono. E probabilmente lo faranno per sempre. Il loro giudizio è ancora
inespresso, le loro origini ancora misteriose, per non parlare delle loro
enigmatiche azioni. Dopo questa lunga serie di apparizioni, gli Dei dello
Spazio lasciano entrambe le serie per molto tempo. Rivedrete brevemente il
Celestiale Nero ed Ego su Thor, in una sorta di epilogo di questa saga. Su
Frost sapremo tutti nei prossimi numeri di Capitan Marvel, mentre Maelstrom lo
rivedrete naturalmente in Quasar, che riparte idealmente da zero nel #30.
[1] Vedi il #3
Su Quasar #30: Un episodio di respiro, prima della
trama principale del resto della serie. Quasar e compagnia si prendono un
giorno libero, e Wendell rifletterà sulla propria vita…Se non avete mai letto
la serie potete tranquillamente iniziare dal prossimo numero. Come se fosse un
#0. Soddisfatti o rimborsati !
Su Capitan Marvel #12: Rick e Genis sono stati finalmente separati, e sono liberi di
vivere la propria vita… ma la loro alleanza è davvero finita ?